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Home » Cronaca

Violenza di genere, femminicidi, abusi sulle donne. L’appello di DonneXStrada: il tempo è scaduto

Immagine di copertina
Credit: AGF

L’associazione ha avviato un progetto che offre aiuto alle vittime di violenza. Per farle sentire al sicuro e fermare l’impennata dei crimini di genere

Era una domenica mattina del marzo 2021, quando ho scoperto della morte di Sarah Everard che è stata rapita, stuprata ed uccisa a Londra mentre tornava a casa alle 9 di sera. Quel giorno, ho avuto paura per me, per tutte quelle volte che avevo camminato da sola di notte con il telefono spento, quelle in cui avevo aspettato l’autobus notturno, tra le strade buie di Roma, per poi vederlo arrivare colmo di uomini e mai di donne. 

S&D

Quando avevo 20 anni, ho vissuto un anno a Parigi. Mi ricordo quelle passeggiate notturne che facevo passando per Saint-Germain-des-prés, vedendo le vetrine delle gallerie d’arte, alle quali non avrei avuto il coraggio di avvicinarmi quando era giorno. Spesso, ero sola in strada. Non avevo mai paura, mi sentivo libera, come in quei film in cui ti sembra di avere il mondo in mano. L’ultimo giorno della mia permanenza lì, alle 5 di mattina, mi sono seduta davanti a Notre-Dame de Paris, lo spazzino stava iniziando a pulire le strade e oltre a lui non c’era nessuno. Il silenzio, il vento che ti sfiora e la Senna che ti scorre dietro. Questa la chiamo libertà. Come quel giorno, tante volte ho girato le strade d’Europa in solitaria, di notte, ho preso pullman che mi portavano da una parte all’altra del paese, ho bevuto fino a ritrovarmi ad andare a tentoni verso casa, ho visto albe alla fine di una serata in discoteca, ho incontrato ragazzi. Vivere senza paura è un nostro diritto e la libertà è la condizione in cui nasciamo. 

Libertà violata
Ma quella domenica mattina, qualcosa è cambiato. Una donna era morta mentre tornava a casa. All’improvviso, tutto era pronto ad uscire allo scoperto. Uomini che ti fissano sull’autobus, il passo veloce al rientro verso casa, la speranza che nessuno di quegli uomini faccia il tuo stesso percorso. Il sospiro di sollievo una volta dentro al portone. I vestiti coprenti, lo sforzo per non farsi notare, fissare. I commenti meschini di uomini che ti vedono passare e ti parlano come se fossi carne da macello. La loro voglia di portarti a letto che gli si legge in faccia. La sensazione che davanti a loro sei nuda, denudata, stuprata. Ma soprattutto, la certezza che per loro non sei niente, solo carne. Le insistenze in discoteca nonostante i tuoi no, le insistenze a letto nonostante i tuoi no. Le volte che ci hanno provato a lavoro. Che eri troppo brutta o troppo bella. Troppo intelligente, troppo pesante, troppo emotiva. Quella persona di cui ti fidavi e che poi ti ha violentata. Quell’uomo che pensavi ti amasse e che poi ti ha uccisa. Quei messaggi insistenti, trovarlo sotto casa, più volte. Avere paura. Non essere mai al sicuro. A casa, in strada, al bar. L’impotenza e l’impossibilità di scegliere, di vivere. Tutto ti ricorda che non hai voce, che non hai anima, che servi a qualcosa, che servi a loro. Gli insulti, gli “stai zitta”, i “sei stupida”, i “sei mia”. Ti senti in colpa, sbagliata. Ti fanno sentire in colpa, ti fanno sentire sbagliata. E allora capisci che libera, non lo sei stata mai. 

Io credo che tutte le donne sanno quello di cui sto parlando. E che sicuramente tutti gli uomini, hanno fatto, pensato, detto almeno una volta una di queste cose. 

Allora qui la questione non è cosa è giusto o sbagliato fare per cambiare le cose, perché bisogna fare tutto ciò che è possibile. Per ognuna di noi donne e per chiunque non è libero. Uomini compresi. Io credo davvero, che sia possibile. Che ogni donna si possa sedere su una panchina alle 5 di mattina in una qualunque città del mondo, sentire il vento scorrerle intorno al collo, senza avere paura. Che ogni donna possa trovare l’amore in qualcuno che la stimi e che la rispetti e che non la denigri e la distrugga mentalmente e fisicamente. 

Se non ora quando
Da quando a Marzo 2021 è nato il progetto DonneXStrada, e successivamente VIOLA, ho letto tante storie di singole vite. Perché quando parliamo di violenza di genere, quando stiamo lì a cercare definizioni e soluzioni, sono sempre le persone con le loro storie ad esserci. Ascoltiamole queste storie, facciamole nostre. Non c’è più tempo per povere azioni ed infinite parole, per dibattiti monotoni e prevedibili. Per schieramenti politici, per questioni di principio. Per misurare quale lotta è più giusta e più importante. Nel mentre che parliamo, queste persone, le stiamo lasciando morire, stuprare, violentare. Abbiamo la responsabilità di fare qualcosa. Di aprire gli occhi e trovare delle risposte. Dentro di noi, partendo dalla nostra vita quotidiana, dal nostro lavoro, dalla nostra famiglia. Stiamo parlando di persone, e dobbiamo rispettarle con le nostre azioni. 

Non possiamo più aspettare domani. La violenza di genere è intrinseca nelle nostre vite, non è fuori. Non ci sono delle bestie da castrare, numeri da contare. Che la vostra indignazione sia vera azione. Non possiamo più essere indifferenti, digerire tutto questo come un pasto che ci è rimasto sullo stomaco ma che poi espelliamo. La violenza di genere non è risolvibile con pillole magiche che risolvono tutto, eventi one night stand il 25 novembre, shock che dura il tempo di una sigaretta. Guardiamoci più dentro e guardiamo meno l’altro. Sull’altro abbiamo poco potere e soprattutto, è troppo facile. Ogni giorno sentiamo storie violente, ogni giorno le viviamo. Non c’è più tempo per dormirci su. Iniziamo noi a cambiare le cose. 

Il progetto
È fine marzo quando, dopo aver sentito la notizia dell’ennesimo caso di femminicidio, questa volta compiuto in strada, decido di aiutare concretamente le donne a sentirsi più sicure quando tornano a casa la sera. Con una call to action su Instagram nasce così il progetto DonneXStrada, diventato subito virale. Oggi DonneXStrada è un’associazione non profit che offre un aiuto alle vittime di violenza di genere, fornendo allo stesso tempo strumenti concreti per impedire il ripetersi di quelle dinamiche. Rivendicando il diritto fondamentale e inalienabile di tornare a casa in sicurezza, costruendo una rete attiva sui social e sul territorio per promuovere una partecipazione collettiva, rieducando la società nei confronti della violenza di genere e supportando psicologicamente chiunque subisca delle discriminazioni. 

Per DXS, una società in cui le donne sono discriminate non può definirsi una società realmente civile e tesa al progresso e al benessere di tutti. L’obiettivo dell’associazione è quello di contribuire a creare una società senza discriminazione di genere, senza forme di violenza fisica e psicologica verso le donne; di promuovere il cambiamento della società attraverso strumenti semplici ed efficaci per difendere in concreto i diritti delle donne alla sicurezza; di migliorare la sicurezza in strada delle donne, e delle vittime di violenza di genere, prevenendo comportamenti violenti attraverso la rieducazione, in modo da favorire lo sviluppo di una rete di sostegno locale, per aumentare il benessere e la qualità della vita e prevenendo il disagio psichico (per info: https://donnexstrada.org/viola).

Viola contro la violenza

VIOLA è la start up italiana di cui sono amministratrice delegata, e con cui ci proponiamo di affrontare i temi della violenza di genere con risposte e soluzioni efficaci, utilizzando la tecnologia per migliorare la sicurezza in strada delle persone e per comprendere al meglio il fenomeno della violenza di genere. Nata dall’associazione italiana DonneXStrada, in VIOLA lavoriamo per creare una società più sicura grazie alla creazione di un’applicazione per la sicurezza in strada, di una piattaforma di raccolta dati centralizzata e di una mappa dei luoghi sicuri per le persone. Ad oggi VIOLA gestisce un servizio di videochiamata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutti coloro che hanno paura in strada. Il servizio di videochiamata è offerto da volontari accuratamente selezionati e formati dal team ed è attivo sulla pagina instagram @violawalkhome, in tutta Europa ed in 18 lingue. Ad oggi, stiamo sviluppando l’applicazione VIOLA, che sfrutterà l’uso quotidiano dei telefoni per migliorare la sicurezza nelle strade. L’utente troverà tutto ciò di cui ha bisogno in un’unica schermata per sentirsi più sicuro e protetto. 

L’applicazione di videochiamata e messaggistica, permetterà di accompagnare e dare sostegno a chiunque non si senta sicuro per le strade grazie a videochiamate con amici e contatti o con i volontari Viola che sono disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7; prevenire gli approcci indesiderati grazie al servizio di videochiamata, alla live chat e alla mappa dei luoghi sicuri; intimidire e fermare eventuali aggressori grazie alla chiamata diretta alle forze dell’ordine e alla geolocalizzazione; testimoniare e fornire prove grazie a registrazioni audio-video delle chiamate, che possono essere utilizzate come prova legale. 

Le funzionalità dell’applicazione saranno molteplici, come ad esempio le nostre videochiamate di accompagnamento, il cuore del nostro servizio, che garantisce sia la visibilità per l’accompagnatore sia la prevenzione per l’utente; la registrazione video: la nostra funzione di registrazione video genera una prova audiovisiva in caso di emergenza con la quale l’utente può scegliere se denunciare o meno il reato; la connessione con le forze dell’ordine, affinché sia l’utente che l’accompagnatore possano collegarsi istantaneamente alle forze dell’ordine più vicine in caso di emergenza direttamente dalla schermata della videochiamata; la geolocalizzazione, ovvero la possibilità di avere la posizione esatta, in modo che le forze dell’ordine possano raggiungere l’utente con la massima precisione e rapidità; i volontari, accuratamente selezionati e formati da VIOLA, disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per accompagnare l’utente a casa e intervenire in caso di emergenza; la chat, nel caso in cui i nostri utenti non abbiano voglia di partecipare a una videochiamata, la funzione di chat consente all’utente di accedere a tutte le stesse funzionalità.

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