Polemica sui funerali dei designer morti in un incidente, per il prete tra loro c’era solo “profonda amicizia”
La replica del sacerdote
Domenica 27 luglio Mario Paglino e Gianni Grossi hanno perso la vita in un tremendo incidente sull’A4 tra Novara e Milano. Si tratta di due personaggi noti, conosciuti come designer di bambole. Oltre al dolore per la tragica scomparsa, a far discutere è l’omelia del sacerdote che ha celebrato i loro funerali nella Basilica di San Gaudenzio a Novara. Don Renzo, infatti, non ha citato la loro unione parlando invece di “profonda amicizia”. Il parroco, in particolare, ha ricordato “il loro volersi bene ed essere amici così profondamente”. Parole che hanno dato vita a critiche da parte di chi conosceva bene la coppia e l’ha accompagnata nel percorso di vita e di amore. Sentito da La Stampa, don Renzo Cozzi ha precisato: “Non volevo che il funerale di quei due si trasformasse in una celebrazione gay. La Chiesa non lo permette”.
Il sacerdote ha poi specificato: “Non volevo dare giudizi, penso che loro due si amassero profondamente. Ma la Chiesa non riconosce le unioni tra due persone dello stesso sesso, dunque ho cercato un modo diverso per dirlo. Se avessi parlato di amore, sarei andato contro le regole ecclesiastiche”. E ancora: “Non ho parlato di matrimonio perché in quel momento non mi interessava. Il mio compito era affidarli a Dio dopo la morte, il resto appartiene a dinamiche che sono più alte di me”. Si riferisce di nuovo a quella Chiesa che “ancora non riconosce questo tipo di nozze – dice ancora -. L’ultima indicazione che ci resta al riguardo è quella di papa Francesco, che parlava solo di sospendere il giudizio morale su quel tipo di amore. Così ho fatto anche io”.