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Home » Cronaca

Scuola, De Luca attacca il governo: “Bambini usati come cavie. Le conseguenze rischiano di pagarle i più piccoli”

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Credit: Ansa

“Le conseguenze rischiano di pagarle i più piccoli” quando “le misure che si prendono prescindono dalla realtà vera che c’è nei territori e negli ospedali; quando si continua sulla linea del “fare finta”, a dirlo in un’intervista a Repubblica è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tre giorni fa parlando del tema della riapertura delle scuole, aveva detto: “Ho la sensazione che si mettano in piedi provvedimenti che finiscono per trasformare i nostri bambini in cavie sull’altare della politica politicante, dell’opportunismo e degli ideologisimi”.

E così oggi in Campania i bambini non sono tornati in classe in presenza. Dopo il provvedimento preso da De Luca, le scuole – tranne le superiori – hanno cominciato il 2022 a distanza. Il governo, però, sta preparando un’impegnativa contro la sua ordinanza.

“Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio. E tutto questo accogliendo richieste pressanti di centinaia di presidi, di sindaci e di dirigenti sanitari”, spiega De Luca nell’intervista definendo “ragionevoli” le misure adottate. Per giustificare lo stop verranno consegnati al Tar “i dati oggettivi che motivano la gravità della situazione: Rt a 1,78; impossibilità concreta di tracciamenti, esaurimento dei posti letto pediatrici, e vaccinati sotto i 12 anni al 15%”, dice il governatore che sottolinea, inoltre, un altro dato: la Campania “ha la popolazione più giovane d’Italia, una densità abitativa e una struttura sanitaria che obbligano alla prudenza”.

“L’azione di governo sulla pandemia rimane ispirata alle mezze misure. Abbiamo perso mesi preziosi autoconsolandoci. L’idea che le decisioni si prendono in tempo utile, prima dell’esplosione del contagio, è estranea al governo. E anche sulla nostra vicenda, registro un misto di ottusità burocratica e di centralismo arrogante, del tutto fuori luogo”, afferma De Luca commentando l’operato del governo Draghi per contrastare la pandemia.

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