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    Coronavirus in Italia, ultime notizie. Il bollettino: 1.402 nuovi positivi e 172 morti. Governo valuta l’apertura delle visite anche agli amici

    Tutte le ultime news sul Covid-19 in Italia

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 12 Mag. 2020 alle 06:27 Aggiornato il 12 Mag. 2020 alle 22:53

    Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

    CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’Italia continua nel suo percorso di uscita dalla fase acuta dell’emergenza Coronavirus: l’ultimo bollettino della Protezione civile ha parlato di 82.488 persone attualmente positive al Covid-19, 30.739 decessi e 106.587 guariti, per un totale di 219.814 casi. Nel frattempo, il Governo ha dato il suo ok alle Regioni per aperture differenziate a partire dal 18 maggio: si attendono ora le linee guida dell’esecutivo. Come si attende anche l’accordo sul Decreto rilancio. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito, invece, le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, martedì 12 maggio 2020, aggiornate in tempo reale.

    Ore 22,50 – Dl Rilancio: accordo politico raggiunto, Cdm domani – L’accordo politico sulle misure contenute nel decreto legge rilancio è stato raggiunto. Il Consiglio dei Ministri si terrà domani. Il pre Consiglio – secondo quanto si apprende a palazzo Chigi – è ancora in corso e ultimerà nelle prossime ore l’esame delle varie norme. L’elevato numero di norme e la loro complessità sta dilatando i tempi del pre Consiglio. Il Cdm si terrà quindi domani.

    Ore 22,30 – Dl Covid: ok unanime Camera a massimo 1.000 euro di multa – Via libera unanime della Camera, con 430 voti favorevoli, a un emendamento di Forza Italia, prima firma Simone Baldelli, che abbassa da 3.000 a 1.000 euro il tetto massimo delle sanzioni amministrative per chi viola le norme relative al contenimento messe in campo dal governo contro la diffusione del Coronavirus durante il lockdown. Dunque, le trasgressioni saranno punite con una sanzione che va da un minimo di 400 a un massimo di 1.000 euro. L’emendamento approvato, a prima firma dell’azzurro Simone Baldelli, che riduce da 3.000 a 1.000 l’importo massimo delle multe, era stato accantonato dalla relatrice nella seduta pomeridiana dell’Aula per una riflessione sul testo. Alla ripresa dei lavori, la relatrice Lorefice (M5s) ha dato parare favorevole, così come il governo. L’emendamento fa scendere da 3.000 euro massimi a 1.000 euro il tetto massimo delle sanzioni amministrative nei confronti dei trasgressori delle norme relative alla restrizioni sugli spostamenti e alla libertà di circolazione. Un emendamento giudicato dalla stessa relatrice “senz’altro di buon senso”. Quanto alle multe già effettuate prima dell’entrata in vigore del decreto Covid, ha spiegato Lorefice, “saranno applicate nella misura minima ridotta della metà”, e quindi le sanzioni effettuate precedentemente al decreto, in cui viene specificato che la sanzione minima è di 400 euro, avranno un valore di 200 euro.

    Ore 21,25 – Speranza: “Sembra che il Cdm per il Dl rilancio sia stanotte” – “Sembra che il Cdm sarà stanotte, i nodi sono tutti sciolti”. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite alla trasmissione di La7 ‘Di martedì’. “Il Governo deciderà solo nel fine settimana se consentire da lunedì 18 le visite anche agli amici. Nel fine settimana avremo i dati del periodo successivo al 4 maggio”, ha aggiunto Speranza, che conferma come da lunedì ci sarà più autonomia alle Regioni: “Quelle meno colpite potranno permettersi qualcosa in più rispetto alle altre. Da lunedì si potrà andare nelle seconde case all’interno della stessa Regione”. Speranza ha poi aggiunto: “Nessuno pagherà l’Iva sulle mascherine”.

    Ore 19,10 – Gallera: “Positivo 25% ospiti Rsa Lombardia” – “Praticamente siamo andati a tamponare tutti gli ospiti Rsa. Il dato di oggi è che abbiamo fatto tamponi al 90% degli ospiti delle Rsa” e “circa il 25%” risulta positivo. Questo il quadro tracciato dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell’aggiornamento quotidiano sull’epidemia di Coronavirus. “Ad oggi in totale 45.694 tamponi” sugli ospiti elle Rsa: “Un’azione massiva – ha concluso Gallera – che abbiamo messo in campo per andare a verificare lo stato di tutti gli ospiti delle Rsa. La positività è di circa il 25%: su 45.694 sono 12.892 i positivi. Circa il 25% ospiti Rsa risulta essere positivo”.

    Ore 18 – Il bollettino della Protezione Civile – Anche oggi, come ogni giorno, la Protezione civile ha reso noti i numeri della pandemia di Coronavirus in Italia, oltre a presentarli nella conferenza stampa bisettimanale. Secondo i dati pubblicati oggi, in Italia ci sono In Italia 81.266persone attualmente positive (-1.222), 30.911 morti (+172) e 109.039 guariti (+2.452), per un totale di 221.216 casi totali (+1.402). Degli  attualmente positivi, 12.865 sono ricoverati in ospedale con sintomi (-674), 952 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva (-47), mentre  sono in isolamento domiciliare 67.449 (-501). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati effettuati 76.003 test (ieri erano stati 40.740). La percentuale di tamponi positivi su tamponi totali è stata dell’1.85 per cento (ieri 1.83 per cento), mantenendosi comunque molto bassa.

    Nei numeri di oggi bisogna rilevare soprattutto il continuo calo dei pazienti in terapia intensiva. Calano anche i ricoveri ospedalieri e i pazienti in isolamento domiciliare. Da segnalare anche l’ottimo numero di pazienti dimessi/guariti e il basso incremento dei nuovi casi (sebbene la percentuale di tamponi positivi rispetto al totale dei test effettuati sia leggermente maggiore rispetto al dato di ieri). Stabile e ancora alto il numero dei morti: 172. In forte aumento il numero di tamponi esaminati: ben 76.003. (Qui il bollettino completo).

    Ore 17,15 – Governo valuta l’apertura delle visite anche agli amici – Non solo la possibilità di consentire gli spostamenti tra Regioni a partire dal primo giugno. Il Governo, secondo quanto rivelato dall’Ansa, è anche al lavoro per consentire – dal 18 maggio – che si possa andare a fare visita non soltanto ai congiunti, ma anche agli amici. Le discussioni in seno all’esecutivo sono ancora in corso, con alcuni ministri che si sono detti contrari alla proposta, ma se ciò venisse confermato da lunedì prossimo potrebbe essere possibile andare al ristorante o al bar anche con gli amici e non solo con i congiunti. Stesso discorso per le visite a casa: si potrebbe andare anche nell’abitazione di un amico.

    Ore 15,35 – Undici donne entrano nei comitati degli esperti. Cinque donne andranno a integrare il Comitato di esperti diretto da Vittorio Colao, aggiungendosi alle quattro già presenti, come annunciato da Palazzo Chigi in una nota. Anche il Comitato tecnico-scientifico sarà integrato da 6 esperte, per garantire la parità di genere. Tra le nuove esperte del comitato di Colao ci sono Enrica Amaturo, professoressa di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica; Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia; Maurizia Iachino, dirigente di azienda. Qui tutti i loro nomi

    Ore 15,20 – Mobilità tra le regioni, Toti: “Probabile dal primo giugno”. Boccia frena: “Solo tra zone a basso rischio”. Il governatore della Liguria Toti riferisce che sulla riapertura della mobilità interregionale il ministro Boccia ha detto: “Prendiamoci ancora una settimana prima di cominciare una valutazione, certamente non riaprirà il 18 maggio, forse il 25 maggio, più probabile il primo giugno”. Ma il ministro mantiene la cautela e a Repubblica.it precisa: “Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme”.

    Ore 14,50 – Arcuri attacca: “Le Regioni hanno 55 milioni di mascherine, colpa dei distributori”. “Nelle ultime settimane abbiamo distribuito 36,2 milioni di mascherine, dall’inizio dell’emergenza ne abbiamo distribuite 208,8 milioni. Le Regioni nei loro magazzini ne hanno 55 milioni. Le abbiamo date agli ospedali, al personale sanitario e parasanitario, alle forze dell’ordine, al settore della pubblica amministrazione centrale e locale”. Il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa respinge gli attacchi e rimanda ad altri ogni responsabilità legata all’assenza delle mascherine in farmacia al prezzo calmierato di 50 centesimi. “Non è il commissario a dover rifornire le farmacie e i loro distributori, il commissario non si è mai impegnato a farlo”. Arcuri ha ribadito che “il prezzo delle mascherine chirurgiche fissato a 50 centesimi più Iva è e resterà quello” e ha mandato un messaggio chiaro a chi vorrebbe lucrarci sopra: “Gli speculatori e categorie simili dovranno farsene una ragione, la giungla che abbiamo lambito, la speculazione che abbiamo osservato non c’è più e non tornerà”. Il commento di Giulio Cavalli su TPI: “Arcuri, dopo 3 mesi mancano ancora i reagenti per i tamponi: basta scaricare le colpe sui cittadini”.

    Ore 13,45 – Controlli polizia: ieri 1.783 persone sanzionate – Nella giornata di lunedì 11 maggio, le forze di polizia, impegnate nelle verifiche del rispetto delle norme anti-Coronavirus, hanno controllato 161.603 persone e 65.759 esercizi e attività. Secondo i dati diffusi dal Viminale sono state 1.783 le persone sanzionate, 35 quelle denunciate per aver dichiarato il falso e 4 quelle denunciate per essersi allontanate da casa violando la quarantena.

    Ore 13,30 – Zaia: “Da lunedì si apre tutto quello che si può riaprire” – Il governatore del Veneto Luca Zaia ha affermato che da lunedì 18 maggio in Veneto “si riapre tutto quello che si può riaprire”. “Considero positivo l’incontro di ieri sera e ho detto a Conte che siamo allo spartiacque tra ordine e disordine. Ora devono essere inviata urgentemente alla Regioni le linee guida dall’Inail” ha aggiunto Zaia.

    Ore 12,35 – Il bollettino dello Spallanzani – Sono 122, di cui 76 positivi al Covid-19 e 46 sottoposti a indagini, i pazienti ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma, il nosocomio della Capitale specializzato nella cura delle malattie infettive. Dei 76 positivi, 11 sono in condizioni più serie e necessitano di “supporto respiratorio”. L’ospedale poi specifica che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 421”.

    Ore 12,00 – Boccia: “Non ci sarà normalità fino al vaccino” – “Capisco che tutti abbiano voglia di tornare alla normalità, ma la normalità che abbiamo conosciuto non ci sarà più fino a quando non ci sarà un vaccino. Ci sarà una nuova normalità: i passi prudenti, mai più lunghi della gamba che il governo italiano ha fatto dimostrano che era l’unica cosa saggia che si potesse fare”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia nel corso di un collegamento con Radio 1.

    Ore 11,00 – Alto Adige: nessun nuovo infetto – In Alto Adige non ci sono nuovi casi positività al Coronavirus. Lo ha comunicato l’azienda sanitaria altoatesina, indicando anche l’assenza di decessi nelle ultime 24 ore. In provincia di Bolzano da 4 giorni non si registrano persone decedute con Covid-19.

    Ore 10,00 – Sala: “Per Silvia Romano a Milano assembramento spaventoso” – “Tanti mi scrivono, soprattutto nel weekend, dicendo che c’è troppa gente in giro, in corso Garibaldi, al parco Nord. Io non so se c’è troppa gente, anche perché in teoria tutti, 1 milione e 400mila milanesi, possono essere in giro, fanno attività motoria. Il problema è che devono farlo rispettando una sola regola: indossare la mascherina e tenere la distanza dagli altri. E ieri a proposito dell’arrivo di Silvia Romano, la regola non è stata rispettata: l’assembramento era impressionante”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un videomessaggio ai cittadini pubblicato sul suo profilo Facebook.

    Ore 9,00 – Riaperture Lombardia, Fontana: “Entro giovedì una risposta” – “Entro giovedì penso di dare una risposta che sia positiva o negativa” sulla possibilità di riaprire in Lombardia alcune attività come bar, ristoranti o parrucchieri. Lo ha dichiarato il governatore lombardo Attilio Fontana nel corso di un collegamento con la trasmissione Mattino 5. “Dal 18 maggio – ha proseguito Fontana – i negozi riaprono per scelta del governo, prima di allora dovremo ricevere linee guida del governo tramite Inail. A quel punto incroceremo le linee guida con i dati epidemiologici e avremo la possibilità di fare delle valutazioni”.

    Ore 8,00 – Ippolito: “Vaccino non prima di primavera 2021” – Intervenuto alla trasmissione Agorà, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, ha dichiarato che “le previsioni più ottimistiche parlano di un vaccino per la popolazione per la primavera dell’anno prossimo”. Ippolito, infatti, ha spiegato che “Prima il vaccino dobbiamo provarlo senza saltare le fase, poi, se le persone esposte al virus non si infettano, potremmo dire di averlo trovato. Dire che potremo cambiare la nostra vita perché prima della fine dell’anno avremo il vaccino mi sembra eccessivamente ottimistico”.

    Ore 6,00 – Le linee guida per le spiagge – Dopo bar e ristoranti, l’Inail e il Comitato tecnico-scientifico ha stilato delle linee guida anche per l’estate e, in particolare, sulle regole da seguire per chi opterà per il mare. Ad anticiparle è il quotidiano La Repubblica, che riporta le parole di Sergio Iavicoli, direttore del dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail e membro del comitato dei tecnici. “Il punto qualificante – afferma Iavicoli – è l’invito alle amministrazioni a gestire i vari aspetti, dalla mobilità privata e pubblica alle infrastrutture, valutando l’indice di affollamento delle spiagge. Chiediamo ai Comuni, di far registrare le persone anche usando app che permetta di prenotarsi nelle spiagge più affollate”. Il documento parte dagli stabilimenti: si chiede di favorire la prenotazione, anche per ricostruire i contatti di vari contagiati, e di usare il pagamento senza contanti, facendo rispettare, inoltre, le regole di distanziamento sociale anche in acqua. Nel testo, inoltre, c’è scritto che vanno favoriti “percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione”. Le famiglie che si fermano per più giorni dovranno avere sempre lo stesso ombrellone, mentre bisognerà prevedere delle misure anti assembramento in caso di brutto tempo. Gli ombrelloni dovranno essere distanziati di 5 metri tra una fila e l’altra e di 4,5 metri tra gli ombrelloni della stessa fila. Lettini e sdraio dovranno essere ad almeno 2 metri dall’ombrellone più vicino. Le piscine degli stabilimenti saranno chiuse, mentre saranno vietate le “attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo”. Nello stabilimento, inoltre, andrà indossata la mascherina fino a quando non si raggiunge l’ombrellone. Per quanto riguarda le spiagge libere si raccomandano gli enti locali di definire “puntualmente le modalità di accesso e fruizione”. Si raccomanda poi l’utilizzo di una cartellonistica ad hoc nei punti di accesso “Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento di ombrellone, sdraio e sedia. Ad esempio con il posizionamento di nastri”. Le regole sulle distanze saranno le stesse degli stabilimenti, ecco perché si pensa a far gestire le spiagge libere ad enti e associazioni di volontariato. L’idea, poi, è quella di individuare la capienza massima di una spiaggia per far sì che si possano consentire gli accessi attraverso turnazioni e prenotazioni online.

    CORONAVIRUS ITALIA – COSA È SUCCESSO IERI

    Toti: “Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni” – Si è appena concluso l’incontro tra il Governo e le Regioni sulla richiesta di queste ultime di maggiore autonomia decisionale in merito alle riaperture a partire dal 18 maggio. Il presidente della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, ha annunciato con un tweet che è stato raggiunto un accordo: “Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni – ha scritto Toti – nella gestione della Fase 2. Dal 18 maggio potremo aprire le attività in base alle esigenze territoriali. Le proposte del Governo verranno integrate con quelle degli enti locali. E faremo monitoraggio. Avanti con buon senso”.

    Il bollettino della Protezione Civile – Anche oggi, come ogni giorno, la Protezione civile ha reso noti i numeri della pandemia di Coronavirus in Italia, oltre a presentarli nella conferenza stampa bisettimanale. Secondo i dati pubblicati oggi, in Italia ci sono 82.488 persone attualmente positive (-836), 30.739 morti (+179) e 106.587 guariti (+1.401), per un totale di 219.814 casi totali (+744). Degli 82.488 attualmente positivi, 13.539 sono ricoverati in ospedale con sintomi (-79), 999 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva (-28), mentre 67.950 sono in isolamento domiciliare (-729). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati effettuati 40.740 test (ieri erano stati 51.678, quindi oltre 10mila in più). La percentuale di tamponi positivi su tamponi totali è stata dell’1.83 per cento (ieri 1,6 per cento), mantenendosi comunque molto bassa (Qui il bollettino completo).

    Coronavirus Italia | Autocertificazione per famiglie dal 18 maggio – Lunedì prossimo gran parte delle Regioni d’Italia potranno procedere alla riapertura di bar e ristoranti. L’Inail e l’Iss hanno stilato delle linee guida per i titolari dei locali da seguire rigorosamente per evitare il diffondersi del virus. Tra le varie proposte, inoltre, c’è anche quella, al momento vagliata dal Viminale, di introdurre l’autocertificazione per le famiglie, che sollevi da ogni responsabilità il ristoratore. (Leggi la notizia completa).

    Bar, ristoranti e negozi: le regole per la riapertura – Sanificazione degli ambienti, distanziamento sociale, segnaletica per gli spostamenti all’interno dei locali: sono solo alcune delle regole che negozi, bar e ristoranti dovranno seguire in vista della riapertura che dovrebbe avvenire, in gran parte delle Regioni, a partire da lunedì 18 maggio. (Leggi la notizia completa).

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