Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Chieti, anziana rimane tre giorni su una barella al Pronto Soccorso: il figlio la trova morta

Immagine di copertina

Abbandonata per giorni su una barella del pronto soccorso dell’ospedale di Chieti, una 82enne è morta senza che nessuno se ne accorgesse, per insufficienza renale. Una condizione seria ma che, secondo i familiari, non era così grave da ucciderla, se fosse stata curata in tempo. Era entrata in reparto lunedì 8 maggio, i medici avevano intenzione di dimetterla la sera stessa, ma il giorno successivo è peggiorata ed è stato disposto per lei il ricovero.

A raccontare gli ultimi, drammatici giorni della pensionata è la nuora: “Mia suocera aveva un prolasso uterino, dal pronto soccorso ci hanno trasferiti in ginecologia dove, dopo quasi due ore di attesa, è stata effettuata una visita, con relativa prescrizione farmaci e dimissioni finali. Il giorno dopo il dolore si è acuito ed è comparso il vomito, abbiamo chiamato il 118 che non voleva neanche portarla via, gli operatori si sono convinti quando la poveretta è caduta addosso a uno di loro. In pronto soccorso è stata adagiata su una barella dove si lamentava per le fitte, ma nessuno le dava ascolto.

C’erano tanti malati in corridoio, in quel caos riuscivo malapena a trovare pochi centimetri per stare in piedi accanto al letto”. Per tre giorni l’anziana è rimasta su quel letto. “Eppure il mercoledì ci hanno chiamati per le dimissioni, sostenendo che lei avesse solo un paio di calcoli – continua la nuora – in realtà aveva febbre, dolori, era sotto antibiotico e non ci siamo assunti la responsabilità di portarla a casa”. “Abbiamo scoperto dopo che non poteva neanche chiamarci – aggiunge – perché il suo cellulare era stato imbustato e appoggiato ai piedi del letto, figuriamoci se una persona in quelle condizioni poteva recuperarlo”.

Venerdì 13 maggio il decesso. La nuora l’ha assistita fino alle 14.30, intorno alle 19.30 il figlio è andato a farle visita e l’ha trovata esanime: “Come è morta mia suocera? – si chiede la nuora – la cartella clinica parla di arresto cardiaco, ma quali sono state le cause che hanno portato il cuore a fermarsi? E con un tempestivo soccorso, lei sarebbe ancora viva?”. Sul corpo dell’82enne è stata effettuata l’autopsia.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"