Chi era Marta Severin, la sommelier morta nel crollo del tetto del ristorante stellato a Terracina
Aveva 31 anni e da undici lavorava nel locale "Essenza" dello chef 38enne Simone Nardoni
Una persona è morta e altre sei sono rimaste ferite nel crollo del tetto di un ristorante stellato a Terracina, in provincia di Latina. A perdere la vita la sommelier del locale, Mara Severin, 31 anni. Tra i feriti ci sono alcuni clienti del ristorante.
L’incidente è avvenuto nella serata di ieri, lunedì 7 luglio. A cedere è stata una parte della copertura del locale “Essenza”, in via Cavour, guidato dallo chef 38enne Simone Nardoni.
Quando è stata stata estratta dalle macerie dai Vigili del Fuoco, Severin era ancora viva: la donna è stata rianimata dai sanitari ma dopo circa un’ora dall’incidente è deceduta.
Sono ancora ignote le cause del crollo. Al momento del cedimento, la sala interna del ristorante era abbastanza piena. Alcuni testimoni riferiscono di due cedimenti distinti. Non si esclude che possa aver contribuito il maltempo, specie il forte vento che ieri soffiava a Terracina (sull’intera provincia di Latina c’era l’allerta gialla). La Procura di Latina ha disposto il sequestro del locale: le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Miliano.
I titolari del ristorante si dicono “molto provati” per quanto accaduto, stringendosi “al dolore del team e della famiglia di Mara Severin”. Il locale – ricostruisce una nota – a gennaio 2025 aveva subito interventi di manutenzione dentro e fuori.
“Improvvisamente – si legge ancora nel comunicato – ha ceduto il soffitto di una parte del locale, la zona a sinistra del ristorante. La causa del crollo resta ancora sconosciuta ma in quel punto preciso si trovava la sommelier Mara Severin. In situazione molto grave è stata portata subito in ospedale ma purtroppo poco dopo è deceduta. In sala erano 4 in servizio, 5 erano in cucina. Nessuno di loro è ferito. Feriti alcuni ospiti che si trovavano lì a cena ma nessuno in condizioni gravi”.
Simone Nardoni ha aperto “Essenza” nel 2011, a soli 24 anni, a Pontinia, piccolo Comune dell’Agro Pontino. Nel 2019 la scelta di spostare la sede a Terracina. Il ristorante ha guadagnato una stella Michelin nel 2020 e da allora il riconoscimento è stato confermato di anno in anno. Secondo la guida Michelin, si tratta di “un raffinato locale dalla conduzione giovane e preparata”, dai “piatti elaborati, presentazioni ricercate”. Definita “ragguardevole” la cantina del locale “con circa ottocento etichette”. A gestirla era proprio Mara Severin.
La 31enne, originaria della vicina Sabaudia, lavorava da “Essenza” da undici anni: era entrata quando il locale si trovava ancora a Pontina ed era rimasta anche dopo il trasferimento a Terracina. Sui canali social del ristorante la donna era spesso protagonista di post e reel che ne raccontavano la dedizione al lavoro e la passione per i vini.
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“Lo chef – si legge in una nota del locale – ha sempre detto ‘il team è come una famiglia, la maggior parte delle persone che lavorano in squadra sono cresciute professionalmente insieme’ e Mara è una di queste. Lo chef Simone Nardoni ha sempre espresso gratitudine e riconoscenza per il lavoro di Mara che lavorava con grande passione e senso di squadra, portando avanti con successo anche il progetto di La Cave, la sala del ristorante Essenza dedicata al vino, pensata per degustazioni private e percorsi su misura”.
Dopo l’incidente, la testata enogastronomica Gambero Rosso ha dedicato a Severin un approfondito ritratto, in cui si racconta che la donna “si era avvicinata al mondo della ristorazione una decina di anni fa, quasi per caso, e lo aveva fatto proprio da Essenza, varcandone la soglia nella prima sede di Pontinia, senza ancora prevedere che quella sarebbe stata la sua professione”.
“Dopo qualche anno in sala, in cui sapeva essere una figura premurosa, garbata ma invisibile all’occorrenza, capace com’era di non far sentire la sua presenza pur rimanendo sempre in collegamento con quanto accadeva ai tavoli, si è presto appassionata al mondo del vino”, si legge nell’articolo. Quando il ristorante si è trasferito a Terracina, si legge ancora, “Mara era già la responsabile della cantina, accompagnando il lavoro di ricerca sul campo allo studio presso l’Ais e contribuendo in maniera determinante alla crescita del locale”.