Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bimbo ucciso a Roma, i testimoni: “Gli youtuber filmavano le auto distrutte e ridevano”

Immagine di copertina

Bimbo ucciso a Roma, i testimoni: “Gli youtuber filmavano le auto distrutte e ridevano”

Continuano a infuriare le polemiche per l’incidente che ha causato la morte di un bambino di cinque anni a Roma. Ad alimentare l’indignazione anche una testimonianza raccolta dal Corriere della Sera, in cui il gruppo di youtuber a bordo del Suv Lamborghini che viaggiava a 110 chilometri orari viene accusato di essersi messo a ridere “senza ritegno” dopo lo schianto. “Ridevano e filmavano le auto distrutte”, ha detto al quotidiano Alessandro Milano, padre di un compagno di scuola del piccolo Manuel Proietti.

Fino a un’ora prima della tragedia, avvenuta a via Macchia Saponara, l’uomo si trovava con la sua famiglia e quella di Manuel alla festa per la fine dell’anno scolastico. “Un momento ero a tavola a guardare Manuel che mangiava, e poco dopo ho visto l’auto della mamma distrutta”, ha raccontato.

Secondo Milano, “la vergogna più grande è che mercoledì il ragazzo alla guida del Suv è stato qui, sul luogo dello schianto, per quattro ore e non ha versato una lacrima”. “Non ho visto nessuno disperato, né lui, né i suoi amici: erano tutti sereni, perfino strafottenti. Pensavano ai follower”, ha sottolineato. “Hanno avuto una reazione davvero schifosa: sorridevano, hanno iniziato a fare video. Quando un altro genitore ha visto quello che stavano facendo, gli ha fatto notare che c’era un bambino che stava morendo in ospedale. Non hanno avuto alcuna reazione nemmeno in quel momento, e lì è scattato il parapiglia. Solo che poi alla fine il padre è stato addirittura denunciato per aggressione”.

Finora l’unico indagato è il ragazzo alla guida, Matteo Di Pietro, sospettato di omicidio stradale. Nel suo sangue sono state trovate tracce di cannabinoidi, che potrebbe aver assunto nei giorni precedenti l’incidente. Il 20enne è a capo della crew “Theborderline” specializzata in “challenge”

da immortalare sul proprio canale YouTube, che continua ad accumulare visualizzazioni anche dopo l’incidente. Già in precedenza il gruppo si era lanciato in sfide di resistenza a bordo di auto (“Vivo 50 ore in Tesla challenge” e “Vivo 50 ore in macchina challenge”), come quella che stavano registrando mercoledì scorso.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”
Cronaca / Delitto di Garlasco, spunta l'impronta insanguinata di una scarpa
Ti potrebbe interessare
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”
Cronaca / Delitto di Garlasco, spunta l'impronta insanguinata di una scarpa
Cronaca / FS, Puglia: in mostra a Bari Centrale l’installazione di “Pensiero Binario”
Cronaca / Caso Signorini, Fabrizio Corona indagato per revenge porn
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino superati per la prima volta i 50 milioni di passeggeri in un anno
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati