Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bimbo ridotto in fin di vita, confessa il compagno della nonna: “Aveva disubbidito”

Immagine di copertina

Bimbo ridotto in fin di vita, confessa il compagno della nonna: “Aveva disubbidito”

Un bambino di sei anni è in fin di vita dopo aver subito un pestaggio brutale nella casa della nonna e del compagno. La coppia è indagata per lesioni gravissime, dopo aver inizialmente mentito sulla causa delle ferite subite dal bimbo, attribuite a un incidente mai avvenuto. Il bambino è invece ricoverato al Gaslini di Genova in coma farmacologico, dopo aver subito fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza e il collasso di un polmone. Le sue condizioni sono gravi e non migliorano.

Il piccolo era stato lasciato ai due il 19 dicembre scorso, insieme al fratello di cinque anni. Secondo la confessione del compagno della nonna, sarebbe stato lui a ridurre il bambino in quelle condizioni, per aver disobbedito a un semplice ordine: quello di non entrare nella sua stanza. Una spiegazione che non convince gli inquirenti, spinti a indagare su altre piste anche per la parole del fratello.

L’ipotesi è che a scatenare la furia sia stato qualcosa detto da uno dei fratelli, ma non si esclude anche la possibilità di abusi. Dopo il pestaggio, i due hanno poi riportato il bambino in fin di vita al padre, raccontando che era stato colpito da un’auto vicino casa dopo essersi allontanato. I filmati delle telecamere non avevano però rilevato il passaggio dei veicoli.

“Non posso sopportare che al mio bimbo sia stato fatto questo”, ha scritto su Facebook il padre, che ha un esercizio commerciale a Ventimiglia. L’uomo non riesce a darsi pace anche per le responsabilità della madre a cui aveva affidato il piccolo. “Non lo posso sopportare. Ha avuto anche la faccia di venirmi a dire in ospedale “forza”! Devi marcire lentamente”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Aeroporti, Fiumicino per l’ottavo anno consecutivo è il miglior scalo d’Europa
Cronaca / Una donna dalla Russia contatta Chi l'ha visto?: "La ragazza trovata a Villa Pamphili è mia figlia"
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Aeroporti, Fiumicino per l’ottavo anno consecutivo è il miglior scalo d’Europa
Cronaca / Una donna dalla Russia contatta Chi l'ha visto?: "La ragazza trovata a Villa Pamphili è mia figlia"
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Cronaca / Il nome italiano, i 5mila euro di paghetta dalla mamma e l'arrivo in barca: tutti i misteri del killer di Villa Pamphili
Cronaca / Quali le novità sul gioco d’azzardo in Italia
Cronaca / Villa Pamphili, il mistero di "Rexal Ford": all'anagrafe di Malta risulta celibe e senza figli
Cronaca / Stefania Cappa al papà: "Davvero hanno scarcerato Alberto Stasi?"
Cronaca / Le tre sedie in cucina e l’impronta 97F attribuita al killer, la procura scopre le carte sul delitto di Garlasco
Cronaca / Villa Pamphili, l'ultimo testimone che ha visto Ford con la bimba viva: "Era ubriaco"
Cronaca / Villa Pamphili, il vero nome di Rexal Ford è Francis Kaufmann