Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Benno Neumair, la lettera dal carcere: “Voglio vedere la mia famiglia”. Il rifiuto della sorella Madè

Immagine di copertina

Benno Neumair, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio di Peter Neumair, suo padre, e LauraPerselli, sua madre, ha scritto una lettera indirizzata alla sorella ed ai familiari dei genitori uccisi per chiedere ai giudici del processo d’appello del tribunale di Bolzano, di aver accesso ad un programma di giustizia riparativa. Richiesta a cui i magistrati hanno opposto il rifiuto. L’uomo in particolare aveva chiesto di poter usufruire di un percorso sorvegliato di riavvicinamento tra reo e vittime, previsto dal codice, finalizzato ad azioni di riconciliazione.

“Non mi sento pronta. Non sono questi né i tempi né i modi per parlare dell’avvio di un percorso di questo tipo”, ha spiegato tramite il suo legale Madé Neumair, la sorella dell’imputato, con cui ha avuto il suo primo e unico contatto a quasi tre anni dal delitto, avvenuto a inizio gennaio del 2021.

“A seguito di un percorso psicoanalitico in carcere, chiedo di poter intraprendere un percorso di giustizia riparativa con mia sorella Madé Neumair, le mie zie Elisabetta Perselli, Carla Perselli eMichaela Neumair”, si legge nella lettera scritta a mano da Benno, che si trova in carcere a Verona, indirizzata alla componente femminile della famiglia, ma omettendo i nomi degli zii Gianni, marito di Carla, e Ganesh, fratello di Peter.

Dopo quattro ore di camera di consiglio i giudici hanno respinto la richiesta di giustizia riparativa, ma ammesso agli atti, una memoria relativa ad un problema all’ippocampo – una zona specifica del cervello – che, secondo la difesa, potrebbe essere causa degli scatti di ira dell’imputato.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”
Cronaca / Delitto di Garlasco, spunta l'impronta insanguinata di una scarpa
Ti potrebbe interessare
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”
Cronaca / Delitto di Garlasco, spunta l'impronta insanguinata di una scarpa
Cronaca / FS, Puglia: in mostra a Bari Centrale l’installazione di “Pensiero Binario”
Cronaca / Caso Signorini, Fabrizio Corona indagato per revenge porn
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino superati per la prima volta i 50 milioni di passeggeri in un anno
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati