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Picchiato e derubato sull’autobus “per motivi razziali”: tre arresti, due sono minorenni

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Due minorenni e un ragazzo maggiorenne sono stati arrestati dai carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia con l’accusa di rapina aggravata, lesioni personali commesse con finalità di discriminazione od odio razziale e interruzione di pubblico servizio: lo scorso 13 novembre hanno aggredito un bengalese su un autobus di linea mentre transitava nel centro della Capitale.

La vittima era stata prima offesa, poi picchiata e infine derubata da un gruppo di giovanissimi, che erano con lui sull’autobus N201. Grazie agli elementi raccolti, gli investigatori hanno ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere per un 23enne, la custodia in un istituto penale minorile per uno dei due minorenni (17enne) e gli arresti domiciliari per il secondo minorenne, sempre di 17 anni.

Il ragazzo bengalese stava tornando a casa alle 2 di notte dopo un turno di lavoro in un ristorante, quando il gruppetto gli ha sputato addosso e lo ha colpito con un pugno a bordo dell’autobus. L’autista del mezzo ha interrotto la corsa ed ha aperto le porte per far i facinorosi, che hanno trascinato giù dal bus anche la vittima, continuando a infierire su di lui.

Prima di darsi alla fuga, gli aggressori hanno anche rubato il cellulare della vittima, che si è rivolta ai carabinieri e poi al 118. Le ferite riportate furono giudicate guaribili in sette giorni. Le telecamere di videosorveglianza interne al bus hanno permesso l’esatta ricostruzione di quanto accaduto.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati sono stati sequestrati gli indumenti indossati la notte dell’aggressione e lo smartphone rubato. Per chi indaga avrebbero agito “con finalità di discriminazione e odio etnico, nazionale o religioso”.

A casa di uno dei minorenni sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione e 18 grammi di hashish, alcuni di metadone e ketamina.

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