Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:20
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bologna, bar costretto alla chiusura per mancanza di personale: “Offriamo 1300 euro al mese ma nessuno risponde”

Immagine di copertina

Bologna: il bar Terzi costretto alla chiusura per mancanza di personale

Costretto a chiudere per mancanza di personale: è quanto accaduto al caffè Terzi di Bologna, storico bar situato in piazza Aldrovandi che ha abbassato le saracinesche per mancanza di camerieri nonostante i 1300 euro al mese netti offerti.

“Chiuso per mancanza di personale, ma se sei barista e vuoi lavorare chiama, così potremo riaprire”: è quanto si legge sul cartello affisso sulla saracinesca del chiosco nei giorni scorsi.

Secondo quanto riferito dall’edizione locale de La Repubblica, i titolari del locale offrono un contratto a tempo di indeterminato con stipendio netto di 1.300 euro al mese per 6,40 ore al giorno, sei giorni a settimana. Nonostante questo, però, non sono riusciti a trovare personale, motivo per cui sono stati costretti a chiudere il chiosco per tenere aperto un altro bar gestito sempre in centro, in via Oberdan.

“Personale non se ne trova, non rispondono nemmeno all’annuncio – rivela all’Ansa la titolare del bar Elena Terzi – Da quando è apparso il cartello, circa una settimana fa, abbiamo avuto solo una richiesta di appuntamento, da parte di una persona che poi non si è presentata. Abbiamo avuto qualche telefonata, ma di baristi esperti non se ne parla. Qualcuno che cerca lavoro ci ha contattato, ma spesso sono persone che hanno fatto il barista per due mesi e tanto tempo fa”.

“Noi offriamo un’assunzione regolare come barista di quinto livello, con contratto collettivo nazionale del lavoro” aggiunge la titolare. Alcuni chiedono di avere libero il week end, altri di lavorare part time e per questo poi finiscono per non essere interessati all’offerta: “Capita anche, alcune volte, che persone con la disoccupazione o il reddito di cittadinanza chiedano di poter lavorare 5-6 ore alla settimana in nero, per arrotondare”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Santo Stefano 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 26 dicembre
Cronaca / Natale 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 25 dicembre
Cronaca / Famiglia nel bosco, la madre da un mese non si lava e pretende orari e abitudini diverse dagli altri bambini: “Non collabora”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Santo Stefano 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 26 dicembre
Cronaca / Natale 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 25 dicembre
Cronaca / Famiglia nel bosco, la madre da un mese non si lava e pretende orari e abitudini diverse dagli altri bambini: “Non collabora”
Cronaca / Nuova pista sulla scomparsa di Mirella Gregori: “C’è l’identikit di un uomo”
Cronaca / Vigilia di Natale 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 24 dicembre
Cronaca / Il saluto dei banditi prima di rapinare un supermercato: "Buonasera a tutti"
Cronaca / Famiglia nel bosco, i giudici: “Verificare lo stato psichico dei genitori”
Cronaca / Fabrizio Corona in procura per il caso Signorini: “Ho fatto i nomi, sul suo cellulare c’è Sodoma e Gomorra”
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”