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Picchiato e sequestrato per non aver pagato l’affitto: 38enne in prognosi riservata

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Cinque persone sono state arrestate con l’accusa di aver sequestrato e picchiato un uomo lo scorso 2 ottobre a Castel Gandolfo, “colpevole” di non aver saldato circa 2mila euro di canoni di affitto arretrati. Una vera e propria spedizione punitiva messa in atto contro l’inquilino 38enne dal proprietario di casa insieme ad altre 4 persone – tutte di età compresa tra i 35 e i 66 anni – che lo hanno picchiato con calci e pugni, con un bastone metallico e ferito alla gamba con un machete. Gli oggetti sono stati ritrovati, insanguinati, nella villetta dove è avvenuto il pestaggio. Nel provvedimento di fermo vengono contestati i reati di in concorso di sequestro di persona, tentata estorsione, rapina aggravata, lesioni personali aggravate ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone.

S&D

La vittima ha raccontato l’esatta dinamica dei fatti: nel pomeriggio di domenica 2 ottobre tre persone, tra le quali il proprietario di casa, lo hanno raggiunto nella sua abitazione, malmenandolo. Poi lo hanno caricato su un’auto e portato in una villetta isolata, dove ad attenderli c’erano due complici. Lì sarebbe stato rapinato e pestato, poi costretto a trascorrere la notte sul pavimento. È riuscito a fuggire fingendo di dover andare in bagno: ha aperto l’acqua del rubinetto per mascherare il rumore della finestra che si apriva ed è scappato da lì verso le campagne.

I suoi aguzzini lo avevano anche minacciato di recidergli l’orecchio e le dita delle mani, nonché di violentarlo sessualmente. In stato di choc e col volto tumefatto è arrivato nella frazione “Laghetto” di Castel Gandolfo, dove è riuscito a chiedere aiuto alla portineria di un comprensorio. Condotto in ospedale dai medici del 118, è ricoverato in prognosi riservata. Gli sono stati riscontrati trami multipli al viso, una lesione della gamba sinistra, la rottura del setto nasale, un timpano perforato e lesioni interne polmonari.

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