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Seda e violenta una studentessa nell’ambulanza, arrestato paramedico

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Credit: Victoria Herranz/ZUMA Press Wire Service

Seda e violenta una studentessa nell’ambulanza, arrestato paramedico

Avrebbe sedato e violentato una ragazza per più di due ore all’interno di un’ambulanza, approfittando del fatto che si era sentita male per aver bevuto troppo a una festa. Sono le accuse rivolte al paramedico volontario, Gaetano Notaro di 36 anni, agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata. La vicenda risale alla notte di Halloween, tra il 31 ottobre e il 1° novembre, durante una festa tenuta al Palaghiaccio di Bari. La presunta violenza sarebbe avvenuta in un’ambulanza di prima assistenza, in cui la ragazza, una studentessa universitaria, sarebbe stata trattenuta per più di due ore. Secondo l’ordinanza di arresto di Notaro l’avrebbe “costretta a subire atti sessuali” mentre si trovava “ubriaca e in stato di semi incoscienza probabilmente indotta alla sonnolenza attraverso la somministrazione di gocce”, abusando “della sua funzione e della minorata difesa della donna”.

L’accusato è presidente dell’Associazione volontaria “Ss. Maria del Pozzo” di Capurso, in provincia di Bari, e sarebbe già stato denunciato per stalking e violenza sessuale.

Secondo la giudice per le indagini preliminari Rosa Caramia, le dichiarazioni della studentessa sono “attendibili” e “credibili”. La ragazza ha deciso di denunciare i fatti due settimane dopo l’accaduto rivolgendosi ad un centro antiviolenza, al Policlinico di Bari e poi alle forze dell’ordine. Secondo la gip, ha fornito agli inquirenti un racconto “estremamente dettagliato e coerente”, descrivendo in maniera lucida “i particolari dell’abuso subito” in ogni dettaglio, “anche i più umilianti”, senza elementi per “ipotizzare che siano frutto di intenti calunniosi”. Secondo quanto riporta l’ordinanza di arresto, secondo la gip sussite il pericolo di reiterazione del reato in quanto il paramedico potrebbe ripetere le violenze “occasione di feste o altri eventi cui partecipano giovani ragazze”.

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