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Acca Larentia, Di Segni al governo: “Rafforzare norme contro neofascismo”

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Acca Larentia, Di Segni al governo: “Rafforzare norme contro neofascismo”

Continuano le polemiche sui saluti romani di Acca Larentia. “Mi appello a chiunque ricopra incarichi di governo e nelle istituzioni, a condannare quel gesto e saperlo associare a una nostalgia pericolosa”, ha detto la presidentessa dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, dopo il clamore suscitato, anche a livello internazionale, dalle immagini della commemorazione del 7 gennaio scorso.

“Anche oggi quel gesto ha un significato. Non è solo rievocazione storica”, ha detto Di Segni riguardo il saluto romano fatto da decine di neofascisti di fronte all’ex sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Tuscolano, durante una delle commemorazioni per il 46esimo anniversario dell’uccisione di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. “Il mio appello è di saper narrare, raccontare e arginare al meglio. Da tantissimo tempo chiediamo un rafforzamento delle norme che riguardano la nostalgia del neofascismo. Forse non sanno neanche perché lo hanno alzato quel braccio. È chiaro che è di una gravità assoluta”, ha aggiunto.

“Chi ha vissuto, deportazione, sterminio, e anche i primi atti del fascismo, non può non associare a quel gesto a un orrore. Alzare quella mano oggi vuol dire dimenticare tutto quello che è stato. Evidentemente sia a livello culturale, sia normativo sia educativo, devono essere adottate ulteriore iniziative e provvedimenti”, ha sottolineato Di Segni. Sul caso sta indagando la procura di Roma, che sta valutando se aprire un’inchiesta per apologia di fascismo.

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