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Home » Cronaca

“Vai e spara”: lo zio costringe il nipote di 13 anni a eliminare il suo rivale in amore

Immagine di copertina
Carabinieri, immagine di repertorio

“Vai e sparagli”.  Un agguato in piena regola, per motivi sentimentali, con l’intento di uccidere, i cui dettagli sono molo inquietanti. Stando alla conclusione alla quale sono giunti i carabinieri della Compagnia di Desenzano del Garda, a margine di una tempestiva attività di indagine intrapresa con il coordinamento della Procura di Brescia, a sparare al 31enne Manuel Poffa non sarebbe stato il “rivale in amore” bensì suo nipote, di soli 13 anni.

S&D

Lo zio 27enne avrebbe letteralmente messo in mano al nipote una pistola a tamburo calibro 22 (detenuta illegalmente, con matricola e numero seriale abrasi), dandogli istruzioni affinché raggiungesse Manuel Poffa e gli sparasse.

L’agguato si è consumato nella serata di venerdì 3 aprile, lungo le strade deserte di Chiarini, a Montichiari, in provincia di Brescia. Il 13enne ha raggiunto il proprio bersaglio a bordo di una bicicletta, e una volta avutolo a tiro ha esploso il fuoco, per poi dileguarsi. Durante la missione sarebbe passato sotto lo sguardo di alcune videocamere di sicurezza, da ciò è partita l’indagine.

Per la rapida conclusione dell’indagine ha fornito il proprio contributo anche la vittima, un operaio di 31 anni, sottoposta al Civile di Brescia a un intervento per l’asportazione del proiettile conficcato nella spalla.

Il minore e lo zio (D.S.A. le sue iniziali) dovranno rispondere in concorso di tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina. L’uomo è stato portato in carcere a Brescia.

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