Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Costume

La prima opera NFT per la Giornata Mondiale della Terra

Immagine di copertina

In occasione di Earth Day Italia 2021, il duo di street artist Motorefisico composto da Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo in collaborazione con i creativi di Zon Productions ha voluto fare un regalo molto particolare al pianeta. Si tratta di NO PLANET B, un’opera digitale di crypto art NFT, dotata quindi di un token crittografico non fungibile che la rende unica al mondo.

In questi tempi l’arte, l’NFT e il mondo della blockchain sembrano essere sempre più intrecciati tra loro, ma in questo caso fa ingresso per la prima volta nel discorso una tematica ambientale di primaria importanza. L’opera è in vendita all’asta su nft.zonproductions.com: l’intero ricavato sarà devoluto a Earth Day Italia per approfondire la sensibilizzazione alle tematiche del rispetto del pianeta e della sostenibilità ambientale che la sede italiana dell’ONG di Washington porta avanti da anni.

In questa opera digitale di Motorefisico e Zon Productions per Earth Day è possibile assistere a una forma creativa di data visualization. I dati, estrapolati da worldindata.org, sono stati utilizzati in fase di programmazione dell’opera per mostrare in maniera simbolica il mutamento che la Terra ha vissuto dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri a causa di due varianti di dati: l’emissione di CO2 e l’inquinamento provocato dalla plastica. Il dato relativo all’emissione di CO2 è rappresentato da un progressivo incremento dei picchi rossi all’interno del pianeta – indicativi del surriscaldamento globale – mentre la crescita dell’inquinamento da plastica priva il mare del suo colore blu, rendendo gradualmente la superficie del pianeta interamente marrone. L’anello in movimento intorno al pianeta rappresenta lo scorrere del tempo. Tutti i dati sono visualizzabili per esteso in alto a sinistra: la variazione dei numeri si ricollega in ogni istante agli effetti grafici prodotti sull’immagine 3D del pianeta al centro dell’opera.

Motorefisico è un duo di artisti composto da Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, entrambi architetti e designer romani. Le loro opere, sia fisiche che digitali, hanno fatto il giro del mondo: da Wynwood a Miami, fino al Nike Store di Seoul, passando per i Birmingham Commonwealth Games, la firma geometrica di Motorefisico è riconoscibile a prima vista in ogni applicazione, che si tratti di decorazione di facciate, interior design o installazioni. Con l’opera NO PLANET B Motorefisico debutta nel mondo della crypto art e dell’NFT.

Ti potrebbe interessare
Costume / Politica, spettacoli, sport: tutte le date chiave del 2026
Costume / A Minniti il riconoscimento del Movimento Italiano della Gentilezza
Costume / Energia: confronto tra prezzo fisso e variabile
Ti potrebbe interessare
Costume / Politica, spettacoli, sport: tutte le date chiave del 2026
Costume / A Minniti il riconoscimento del Movimento Italiano della Gentilezza
Costume / Energia: confronto tra prezzo fisso e variabile
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Costume / "Occhi Spaccanti" entra nei neologismi del 2025: le parole dell'anno secondo la Treccani
Costume / Come rinnovare la casa senza ristrutturare: idee semplici ma di grande impatto
Costume / Alice Fronterrè (fondatrice La Grattineria) a TPI: “Così un gesto d’amore diventa un valido alleato per la salute mentale”
Costume / I 5 motivi per scegliere un SUV compatto elettrico come prossimo veicolo
Costume / Guida all’acquisto della prossima lavatrice
Costume / Cucina italiana patrimonio Unesco, il Times polemizza: “Cibo pessimo, riconoscimento ottuso”