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Home » Politica

Di Maio su Facebook: “Contatti Salvini-Berlusconi per far cadere il governo, sono sbalordito”

Immagine di copertina
Luigi Di Maio durante la diretta Facebook

Luigi Di Maio non ci sta. La Lega, come riportano molti giornali, è furiosa per la posizione del M5s su Armando Siri, il sottosegretario indagato per corruzione, e sarebbe pronta a mettere in discussione l’alleanza di governo.

S&D

Non solo: gli attacchi di Salvini alla sindaca di Roma Virginia Raggi sono all’ordine del giorno. Per il capo politico dei Cinque Stelle la misura è colma.

In un post su Facebook, Di Maio è andato all’attacco di Salvini e della Lega: “Anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo. Lo aveva già fatto con la Tav. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito. Trovo grave che si prenda sempre la palla al balzo per minacciare di buttare via tutto”.

“Ma dov’è il senso di responsabilità verso i cittadini? – continua Di Maio nel suo post -Dove è la voglia di cambiare davvero le cose, di continuare un percorso, di migliorare il Paese come abbiamo scritto nel contratto?

“L’Italia non è mica un gioco – incalza il ministro del Lavoro – l’Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L’Italia non è un trofeo e trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo. Ma poi per cosa? Per non mettere in panchina un loro sottosegretario indagato per corruzione (che potrà poi rientrare nel governo laddove, mi auguro, si risolvesse positivamente la questione) sono pronti a far saltare tutto e a tornare con Berlusconi? Questo è il valore che danno all’Italia?”

La vicenda Siri fa ancora male. Il M5s vuole le dimissioni del sottosegretario, mentre la Lega lo difende a spada tratta. Ma Di Maio non ci sta: “Scusatemi, ma è stato proprio il MoVimento 5 Stelle a bloccare i tentativi del sottosegretario leghista Siri di introdurre alcune misure diciamo un po’ controverse. E anche i giornali oggi ne danno conto. Noi ce le ricordiamo: quando arrivarono sui nostri tavoli ci sembrarono strane e le bloccammo. Questo dimostra che gli anticorpi del Movimento ci sono e sono ancora forti. Senza di noi chissà cosa sarebbe accaduto. Abbiamo sempre agito rispettando un punto, un principio: la legalità! Siamo sempre stati coerenti su questo”.

“Lo abbiamo dimostrato anche recentemente a Roma. Siamo nati sulla questione morale e gli indagati per corruzione o per aver preso mazzette e tangenti no, non possiamo accettarli. Siamo entrati per cambiare le cose, non per lasciarle così come sono”.

La questione Roma non può non richiamare le polemiche di questi giorni tra Salvini e Raggi: “Mi auguro che la Lega lo abbia capito. Perché quella di ieri su Virginia Raggi è stata una vera e propria sceneggiata mediatica”.

“Tra l’altro, sempre ieri sera  – continua Di Maio – a pochi giorni dallo scandalo sulla sanità che ha travolto il Pd in Umbria, ho avuto la fortuna di ascoltare il nuovo segretario del Pd dire che quando un politico è indagato, deve dare delle spiegazioni ai cittadini. Sono più che d’accordo, peccato però che ancora stiamo aspettando le sue di spiegazioni”.

“Vedete, la legalità, l’etica, la questione morale in politica hanno anche un prezzo, a volte, e un peso. Noi, questo peso, sappiamo sostenerlo. Noi questi valori li abbiamo sempre difesi. E continueremo a farlo. A testa alta e con orgoglio”, conclude il ministro del Lavoro.

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