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Home » Scienza

Scienza, scoperti segnali radio che provengono dallo “spazio profondo”

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A individuare le onde radio è stato Chime, il radiotelescopio più potente del mondo

Ripetuti segnali radio provenienti dalla galassia lontana 1 milione e mezzo di anni luce aprono a nuove scoperte sullo “spazio profondo”

Gli scienziati del Dominion Radio Astrophysical Observatory, in Canada, hanno recentemente pubblicato su Nature uno studio che mostra il rilevamento di ben 13 “lampi radio veloci” provenienti dallo spazio profondo, da un punto a circa 1,5 miliardi di anni luce dalla terra. Utilizzando il radiotelescopio interferometrico Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (Chime), inaugurato nel settembre 2017, sono stati individuati dei segnali mai captati prima, che costituiscono quello che è stato definito un vero e proprio “rompicapo” per gli studiosi di tutto il mondo.

Si tratta di una misteriosa serie di onde radio che provengono da molto al di fuori della nostra galassia. La scoperta è stata pubblicata – in due studi – su Nature. Da quale angolo dell’universo provengano le potenti onde e le forze che le hanno prodotte rimangono domande ancora senza risposta.

I misteriosi segnali sono stati identificati durante la prova dell’estate scorsa di un telescopio che ancora non aveva raggiunto la sua capacità totale di funzionamento. Conosciuto con il suo acronimo Chime, il radiotelescopio più potente del mondo – distribuito su un’area grande quanto un campo da football – è pronto a rilevare molti più enigmi degli impulsi ora che è pienamente operativo.

La Terra viene abitualmente bombardata da una misteriosa luce invisibile. Tra la tipica matrice di segnali radio e microonde emessa dalle stelle lontane, buchi neri e altri corpi celesti, esiste una traccia di luce intergalattica che viene captata costantemente dagli scienziati e dai loro strumenti. Questi segnali sono noti come burst radio veloci (FRB). I segnali radio durano solo pochi millisecondi, e si pensa che provengano da miliardi di anni luce di distanza, sebbene la loro precisa fonte sia sconosciuta.

“Alla fine dell’anno, potremmo aver trovato mille raffiche radio”, ha spiegato Deborah Good, ricercatrice all’Università della British Columbia e una dei 50 scienziati di 5 istituzioni coinvolti nel progetto. Le raffiche radio veloci (FRB) lampeggiano solo per un millesecondo, ma possono emettere tanta energia quanto il Sole in un anno.

 

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