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È stato arrestato dopo 40 anni il serial killer della California autore di almeno 12 omicidi e 45 stupri

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Una foto di Joseph James DeAngelo, accusato di essere il "Golden State Killer", autore di almeno 12 omicidi e 45 stupri tra gli anni Settanta e Ottanta. Justin Sullivan/Getty Images/AFP

Il 25 aprile 2018, gli agenti dello stato della California hanno arrestato un ex agente di polizia di 72 anni, accusato di aver commesso un gran numero di delitti tra omicidi, stupri e rapine a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta

Il 25 aprile 2018, gli agenti dello stato della California hanno arrestato un uomo accusato di aver commesso un gran numero di delitti tra omicidi, stupri e rapine, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.

S&D

Si tratta di un uomo di 72 anni, ex agente di polizia, di nome Joseph James DeAngelo.

DeAngelo, noto fino ad ora con il soprannome di “Golden State Killer”, viveva nella zona di Sacramento ed è accusato di 12 omicidi, 51 stupri e oltre 120 rapine.

L’uomo al momento è detenuto con l’accusa di essere il responsabile di quattro omicidi: quelli di Brian e Katie Maggiore, avvenuti a Sacramento nel 1978 e quelli di Charlene e Lyman Smith, commessi nel 1980 nella contea di Ventura.

Secondo i pubblici ministeri, però, presto gli verranno imputati altri crimini.

La polizia, come riportato dallo sceriffo Scott Jones della contea di Sacramento, è riuscita a individuare DeAngelo confrontando il suo DNA con quello trovato nei luoghi dei crimini attribuiti al “Golden State Killer”.

Annunciando l’arresto, la procuratrice distrettuale di Sacramento Anne Marie Schubert ha dichiarato: “La risposta a questo caso è sempre stata a Sacramento”.

“La grandezza di questo caso richiedeva che venisse risolto”, ha aggiunto Schubert.

Il procuratore distrettuale della contea di Ventura, Greg Totten, ha dichiarato che i pubblici ministeri intendono chiedere la pena di morte per l’uomo.

Due anni fa l’FBI aveva offerto una ricompensa di 50mila dollari a chiunque potesse fornire informazioni utili a risolvere il caso.

serial killer california
Una foto della taglia offerta dalla polizia con i disegni dell’identikit del “Golden State Killer”

Dopo quarant’anni di frustrazione, gli inquirenti hanno scoperto che il sospettato di essere il “Golden State Killer” ha vissuto per tutto questo tempo davanti ai loro occhi.

Sembra infatti che Joseph James DeAngelo abbia vissuto una vita normale in una tranquilla strada di periferia della capitale della California.

I dettagli dei suoi presunti crimini sono profondamente inquietanti e le cicatrici psicologiche che hanno lasciato sulla comunità sopravvivono a distanza di decenni.

Molti agenti di polizia e pubblici ministeri coinvolti nel caso ricordano vividamente il terrore della follia criminale che ha colpito la cittadinanza in quegli anni.

“Tutti avevano paura”, ha detto l’agente speciale dell’FBI Marcus Knutson, nato e cresciuto a Sacramento.

“C’erano persone che dormivano con i fucili da caccia, altri che compravano cani da guardia, le persone erano preoccupate e avevano il diritto di esserlo, il killer terrorizzava la comunità, faceva cose orribili”.

Secondo il quotidiano SacramentoBee, l’uomo viveva con sua figlia e sua nipote nel quartiere Citrus Heights della città.

Fu licenziato dal dipartimento di polizia di Auburn nel 1979, dopo essere stato accusato di taccheggio.

La polizia ha affermato che è “molto probabile” che abbia commesso questi crimini mentre era impiegato come agente delle forze dell’ordine.

Aveva anche lavorato come ufficiale a Exeter, in California, dal 1973 al 1976, in un periodo in cui furono commessi diversi reati in quella zona.

Jane Carson-Sandler, vittima di stupro da parte del “Golden State Killer” nell’ottobre del 1976, ha riferito al giornale Island Packet che i detective le hanno mandato una e-mail per informarla dell’arresto.

“L’ho appena scoperto stamattina”, ha detto. “Sono sopraffatta dalla gioia, ho pianto”.

Il “Golden State Killer”, noto anche con i soprannomi di “East Area Rapist”, “Original Night Stalker” e “Diamond Knot Killer” è ritenuto responsabile di molti stupri e omicidi di ragazze e donne tra i 12 e i 41 anni, negli anni tra il 1976 e il 1986.

I pubblici ministeri affermano che il “regno del terrore” iniziò a Sacramento e si diffuse a San Francisco e poi nel centro e nel sud della California.

I collegamenti tra i casi sono stati stabiliti da prove fornite dall’esame del DNA.

Il criminale agiva facendo irruzione nelle case durante la notte, per poi legare, stuprare le sue vittime e rubare denaro, gioielli e documenti.

L’ultimo caso da collegare al “Golden State Killer” è stato lo stupro e l’omicidio di una donna di 18 anni a Irvine, nella contea di Orange County, nel maggio 1986.

Leggi anche: La storia della serial killer italiana che faceva i saponi con i resti delle sue vittime

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