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Home » Politica

Elezioni italiane: che cosa dicono i programmi dei partiti sull’immigrazione

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Tutte le proposte dei partiti riguardo alla gestione dei flussi migratori, punto per punto, in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018

Il 4 marzo 2018 si gioca la partita delle elezioni politiche in Italia, durante le quali i cittadini collauderanno il cosiddetto Rosatellum bis, la nuova legge elettorale approvata a ottobre 2017.

S&D

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Siamo ormai nel vivo della campagna elettorale, e sono tanti i temi sui quali si affrontano quotidianamente gli esponenti dei partiti italiani. Tra questi, l’immigrazione è certamente una delle questioni più discusse.

Ecco cosa ne pensano le principali forze politiche, e cosa propongono in concreto.

Leggi anche: Elezioni politiche 2018: tutte le liste e i candidati ufficiali

IL CENTROSINISTRA

Il Partito Democratico si presenta in coalizione con Insieme (lista composta da Socialisti, Verdi e gli ulivisti di Area Civica), +Europa di Emma Bonino e Bruno Tabacci, e la lista centrista Civica Popolare, guidata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Nel solo Trentino-Alto Adige, inoltre, la coalizione include anche gli autonomisti del Sudtiroler Volkspartei.

Il programma è stato presentato il 2 febbraio 2018 a Bologna dal leader del PD Matteo Renzi. Ecco i principali punti riguardo l’immigrazione:

  • Introduzione dello ius soli temperato.
  • Miglioramento del sistema di accoglienza per i richiedenti asilo e i minori non accompagnati.
  • Controlli alle frontiere per combattere i trafficanti e salvare vite nel Mediterraneo.
  • Rigorosa applicazione delle leggi su ingresso e soggiorno.
  • Politiche migratorie comuni a livello europeo e Migration Compact con le Nazioni Unite.
  • Maggior cooperazione con i paesi del Mediterraneo per la riammissione dei cittadini espulsi o respinti, per i controlli alle frontiere e per aprire canali di ingresso regolare.
  • Miglioramento delle misure per il rimpatrio volontario assistito.
  • Velocizzare l’esame delle richieste di asilo e protezione internazionale.
  • Approvazione di un Piano nazionale per l’integrazione.
  • Riduzione delle partenze, nell’ottica di un “obiettivo sostenibile di gestione degli arrivi”.

IL CENTRODESTRA

La coalizione di centrodestra è composta da Forza Italia, la Lega Nord di Matteo Salvini, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Noi con l’Italia, che racchiude vari partiti minori.

I partiti si presentano con un programma di coalizione condiviso, espresso in un documento di Forza Italia. Ecco cosa propongono sull’immigrazione.

  • Ripresa del controllo dei confini.
  • Rimpatrio di tutti i clandestini.
  • Blocco degli sbarchi: respingimenti assistiti e stipulazione di trattati con i paesi di origine dei migranti economici.
  • Stipulazione di un piano Marshall per l’Africa.
  • Abolizione della “concessione indiscriminata sedicente protezione umanitaria”: mantenimento del solo diritto d’asilo e di alcune forme di protezione sussidiaria.
  • Riduzione dei costi dell’accoglienza.
  • Più sicurezza: introduzione dei poliziotti di quartiere e del principio secondo cui “la difesa è sempre legittima”.

MOVIMENTO CINQUE STELLE

Il programma del Movimento Cinque Stelle, che sul punto titola “Obiettivo sbarchi zero: l’Italia non è il campo profughi d’Europa“, è stato elaborato sulla piattaforma online Rousseau e votato dagli attivisti in rete.

L’approccio rispetto alle politiche migratorie attualmente in vigore è molto critico: il programma inizia affermando che “l’immigrazione è il più grande fallimento dei partiti”, riferendosi in particolare al Regolamento di Dublino. Ecco le proposte:

  • Rimuovere le cause delle migrazioni: embargo sulla vendita di armi ai paesi in guerra civile e fine dello sfruttamento dei paesi terzi, cooperazione internazionale per lo sviluppo dei paesi di origine.
  • Aumentare e potenziare le commissioni territoriali, velocizzando le procedure: asilo entro sei mesi.
  • Creare vie legali e sicure di accesso all’Unione Europea.
  • Valutazione dell’ammissibilità delle domande di protezione internazionale direttamente nei paesi d’origine o di transito, prima delle partenze (in consolati, ambasciate e delegazioni dell’Unione europea).
  • Ricollocamento automatico e obbligatorio dei richiedenti asilo.
  • Revisione del Regolamento di Dublino III, che introduce il criterio di accoglienza nel paese di primo ingresso.
  • Rinforzare la sicurezza: 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e due nuove carceri, per aumentare sicurezza e legalità.

LIBERI E UGUALI

Il neonato movimento, guidato dal presidente del Senato Pietro Grasso, unisce vari movimenti distaccatisi dalla coalizione di centrosinistra, tra cui Sinistra Italiana, Articolo 1 (MDP) e Possibile di Pippo Civati. Sull’immigrazione si è dato questi obiettivi:

  • Abolizione della legge Bossi-Fini, che prevede il reato di immigrazione clandestina.
  • Introduzione del permesso di ricerca e lavoro e di altri meccanismi per gli ingressi regolari.
  • Sistema unico di asilo europeo, eliminando il criterio del paese del primo ingresso. Creazione di canali umanitari e missioni di salvataggio.
  • Rigettare accordi con paesi in cui non sono garantiti i diritti umani.
  • Promuovere occasioni di sviluppo nei paesi di origine.
  • Introduzione di ius soli e ius culturae.
  • Riforma del sistema di accogliena sulla base del modello SPRAR, senza gestione straordinaria.

GLI ALTRI PARTITI

Qualche proposta fuori dal coro arriva dai programmi dei partiti minori, che si distaccano in modo abbastanza chiaro dalle proposte delle coalizioni principali. Ecco le più rilevanti:

  • Popolo della Famiglia: Chiusura dei centri di assistenza per i rifugiati; no allo ius soli.
  • Potere al Popolo: introduzione dello ius soli; abrogazione di decreto Minniti-Orlando, legge Bossi-Fini ed accordi bilaterali che permettono il rimpatrio forzato; rottura del vincolo tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno; diritto di voto a chi risiede stabilmente in Italia.
  • Casa Pound: blocco dell’immigrazione clandestina; intervento di pacificazione e stabilizzazione in Libia; limiti agli immigrati regolari; no allo ius soli; revoca della cittadinanza in caso di gravi reati.
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