Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il commovente appello della moglie del medico condannato a morte in Iran che non vi lascerà indifferenti

Immagine di copertina

La Corte suprema iraniana ha confermato la condanna a morte per Ahmadreza Djalali. Secondo le autorità iraniane, l’uomo avrebbe collaborato con stati considerati nemici da Teheran, come Israele e Arabia Saudita

Nell’aprile del 2016, Ahmadreza Djalali aveva deciso di recarsi nel suo paese natale, l’Iran, per far visita alla famiglia d’origine. Aveva colto quell’occasione anche per tenere alcune lezioni presso un’università di Teheran.

S&D

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Da allora il medico e ricercatore non ha più potuto lasciare l’Iran e fare rientro in Europa. L’uomo aveva collaborato negli ultimi anni anche con il centro di ricerca di medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale.

Ahmadreza è stato arrestato dalle autorità iraniane e attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Evin, a nord della capitale iraniana Teheran.

Secondo le autorità iraniane, l’uomo avrebbe collaborato con stati considerati nemici da Teheran, come Israele e Arabia Saudita. La famiglia ha affermato con forza che non vi sia nessuna prova a carico di Ahmadreza.

Il 9 dicembre 2017, la Corte suprema iraniana ha confermato la condanna a morte per Ahmadreza Djalali. I suoi legali hanno appreso che la prima sezione della Corte suprema aveva esaminato e confermato la condanna a morte in maniera sommaria e senza garantire loro di presentare istanza e fornire documentazione di difesa, ha aggiunto l’organizzazione.

Dall’inizio di novembre, gli avvocati di Ahmadreza Djalali hanno a più riprese contattato la Corte suprema per capire a quale sezione fosse stata assegnata la richiesta di appello, per poter presentare le richieste della difesa.  La procedura in vigore in Iran prevede che gli avvocati siano informati sulla sezione di competenza per l’appello, per poter presentare la documentazione pertinente e le arringhe.

Gli avvocati di Ahmadreza Djalali hanno affermato che il personale del tribunale ha costantemente detto loro che il caso non era ancora stato assegnato per l’esame e che avrebbero dovuto aspettare. Di conseguenza, la notizia improvvisa della decisione della Corte suprema  è stata scioccante.

Anche la comunità scientifica ha respinto le accuse rivolte contro di lui, ritenendo che la sua unica “colpa” possa essere quella di aver collaborato con ricercatori israeliani e sauditi nel corso della sua attività scientifica, volta a migliorare le capacità operative degli ospedali in paesi colpiti da disastri.

Ahmadreza si era trasferito, insieme alla sua famiglia in Svezia nel 2009 per ottenere un dottorato. Tra il 2012 e il 2015, la famiglia Djalali ha vissuto a Novara dove Ahmad era stato assegnato al centro di ricerca interdipartimentale in medicina dei disastri.

Il ricercatore iraniano non aveva mai tagliato i ponti con il suo paese d’origine, dove si recava ogni sei mesi per tenere dei seminari universitari. A invitarlo nel mese di aprile per un ciclo di conferenza era stata la medesima Università di Teheran.

In questo toccante appello, la moglie di Ahmadreza Djadalali, racconta come stanno andando le cose.

“I miei figli mi domandano ‘dove è il nostro papà?’ mi distrugge l’idea di non poter dare loro una risposta. ‘Papà non sta tornando'”, racconta Vida.

“La nostra unica telefonata è durata un minuto, sono 19 mesi che non lo vediamo. Questa era la felpa che Ahmadreza indossava d’inverno, quando faceva molto freddo, quando mia figlia è veramente triste, e le manca il padre, la indossa”.

“Un giorno quando Ahmadreza la indossava mia figlia gli disse: ‘la indosserò ogni volta che mi mancherai'”, conclude la donna. 

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini