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Home » Esteri

Le domande da non fare a chi lavora nell’industria del sesso

Immagine di copertina

Un video della BBC Three mostra alcune persone che lavorano nell'industria del sesso del Regno Unito che spiegano quali sono le domande che sono stanchi di sentirsi fare

Quando si conosce per la prima volta una persona viene spontaneo fare delle domande sul lavoro che svolge, mostrando (o fingendo) interesse per non apparire maleducati.

S&D

Ma se si lavora nell’industria del sesso, una conversazione del genere può diventare un calvario. 

In questo video della BBC Three, alcune persone che lavorano nell’industria del sesso del Regno Unito spiegano quali sono le domande che sono stanchi di sentirsi fare. Eccone alcune.

– Che cosa ti è successo per farti scegliere questo lavoro?

“È come se si aspettassero chissà quale tragica storia”, ha spiegato una delle intervistate. Ma di solito, aggiungono, non c’è nessun motivo del genere. 

– Ti hanno costretto a farlo?

Se è vero che molti che lavorano in questo ambiente sono in realtà sfruttati, è altrettanto vero che altri lo scelgono liberamente, rispondono. “Non sono stato costretto, sono felice”, ha risposto un intervistato. “Siamo tutti costretti a lavorare in un certo senso”, ha detto un altro intervistato. “Abbiamo tutti bisogno di soldi”.

– Come può essere femminista una lavoratrice dell’industria del porno?

Tutte le donne intervistate nel video sono state concordi nel dire che non vi era alcuna contraddizione tra il loro lavoro nell’industria del sesso e l’essere femministe.

“Nessuno ci controlla. Decidiamo cosa succede al nostro corpo consensualmente. E non danneggiamo nessun altro”, ha detto un’intervistata.

– È così pericoloso!

“Se si volesse rendere il nostro lavoro meno pericoloso, dovrebbe essere depenalizzato al 100 per cento”, ha detto una dominatrice professionale. 

– Perché non ti trovi un vero lavoro?

“Perché ho intrapreso un business di successo?”, suggerisce uno dei protagonisti del video. “Personalmente sono felice di fare questo lavoro anziché lavorare per 40 ore a settimana da Starbucks. Ora posso lavorare dieci ore al mese per la stessa paga”. 

“Ho la possibilità di incontrare persone fantastiche, riesco a raggiungere l’orgasmo due o tre volte al giorno. Chi non vorrebbe fare questo lavoro?

Il video: 

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