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Disperso in Nord Corea, il corpo di un soldato statunitense torna a casa dopo 65 anni

Immagine di copertina

Wayne Minard si arruolò nell'esercito e partecipò alla guerra di Corea, ma fu fatto prigioniero e morì di stenti. Per mezzo secolo di lui non si è saputo più nulla

Sono trascorsi 65 anni da quando Wayne Minard venne dato per disperso in un campo di prigionia in Corea del Nord. Dopo oltre mezzo secolo di silenzio, le sue spoglie saranno presto riconsegnate ai familiari che potranno dare al loro congiunto una degna sepoltura. 

S&D

Wayne Mainard si arruolò nell’esercito statunitense all’età di 17 anni e venne spedito in Corea del Nord per combattere con la divisione di fanteria. Passò poco tempo dal suo arrivo sul campo, che il giovane venne fatto prigioniero dai nemici nordcoreani. 

Rinchiuso in un campo di prigionia, il giovane patì la fame e morì di stenti. Di lui non si seppe più nulla. 

Sono trascorsi sei decenni, ma i suoi parenti non hanno mai smesso di cercarlo, come ha raccontato al Washington Post uno dei pronipoti di Minard. 

Fin da quando era bambino, Minard sognava di indossare la divisa militare e arruolarsi nell’esercito degli Stati Uniti. Convinse perfino sua madre a firmare il documento di arruolamento, speranzosa che quel figlio così giovane una volta entrato nelle forze armate potesse costruire una brillante carriera professionale in campo militare. 

Minard fece a tempo a raggiungere il rango di caporale nei due anni che passò tra le fila dell’esercito, prima di finire internato in un campo come prigioniero di guerra in Corea del Nord.

Secondo le poche informazioni fornite ai familiari dal Pentagono, l’uomo fu dichiarato disperso in azione il 26 novembre del 1950. In quei giorni, i combattimenti nei pressi del fiume Ch’ongch’on si erano intensificati.

In quel frangente le forze statunitensi guidate dal generale Douglas MacArthur (che fu nominato comandante delle truppe delle Nazioni Unite) per respingere i nordcoreani si inoltrarono sino ai confini della Repubblica popolare cinese. Quest’azione convinse le truppe cinesi a intervenire in difesa dei nordcoreani.

L’offensiva di Pechino colse di sorpresa MacArthur che aveva espresso pubblicamente un grande ottimismo, e le truppe Onu vennero così travolte e batterono in ritirata. 

Dopo la battaglia, l’unità alla quale era stato assegnato Minard ebbe l’ordine di ritirarsi dal campo, ma del giovane originario del Kansas non si ebbero più notizie. 

I resti di Wayne Maynard arriveranno a Wichita, nel Kansas, mercoledì prossimo dove finalmente potrà essere celebrato il suo funerale. 

Per oltre 60 anni si erano perse le speranze che il corpo di Wayne Minard potesse essere rintracciato. Solo nel 2005 i pronipoti riuscirono a ottenere qualche informazione in più, grazie all’impegno di una squadra di recupero che scoprì un luogo di sepoltura in Corea del Nord, dove furono ritrovati i resti di un soldato americano.

Un team di ricercatori aveva ottenuto campioni di DNA da due sorelle di Minard, ma ci sarebbero voluti altri 11 anni di studi prima di dare un nome a quei resti.

Oltre al soldato americano disperso, nella fossa vennero rinvenuti i corpi di altre 32 persone, tra cui quelli di altri due militari arruolati nello stesso battaglione di Minard. 

La scomparsa dell’uomo ha perseguitato la sua famiglia per decenni. Per lungo tempo, la madre di Minard non smise di incolpare se stessa per aver firmato i documenti dell’arruolamento del figlio. La donna morì pochi mesi dopo. “Si pensa sia morta di crepacuore”, ha raccontato ancora uno dei pronipoti al Washington Post

Attualmente sono 7.784 i soldati americani che risultano ancora dispersi nella guerra di Corea. 

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