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Home » Esteri

La pozione magica dei jihadisti

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È una piccola pillola bianca che permette di dimenticare il dolore e la paura. Si chiama Captagon, l'assumono i combattenti dell'Isis e serve a finanziare la guerra

È una piccola pillola bianca che permette di dimenticare il dolore e la paura, molto pregiata in Siria: il Captagon è il migliore alleato dei jihadisti dello Stato Islamico.

Ma l’Isis non è il solo gruppo estremista ad aver ricorso a questa droga a base di anfetamina: sul fronte militare siriano, anche i membri di Al-Nusra e i soldati dell’Armata siriana libera la utilizzano per i suoi effetti che rendono più coraggioso chi ne fa uso.

Gli effetti del Captagon sono molteplici, stando alle testimonianze di un trafficante: “Questa droga ti dà la forza, combatti senza stancarti, cammini senza conoscere la paura”.

“I combattenti la usano per stare svegli di notte, per controllare i loro nervi e per migliorare le loro prestazioni sessuali.” Poco importa che il suo utilizzo sia proibito dall’Islam, poiché “al giorno d’oggi tutto il mondo se ne frega della religione”.

Intervistato da Reuters, un ufficiale della brigata di Homs (un gruppo di ribelli siriani) ricorda i comportamenti sorprendenti dei prigionieri sotto l’effetto del Captagon: Venivano picchiati e non sentivano nessun dolore. La maggior parte di loro rideva mentre venivano riempiti di percosse”.

La droga che finanzia la guerra in Siria

Questa medicina creata nel 1963 era inizialmente prescritta per curare i problemi di concentrazione e narcolessia, prima di essere stata inserita nella lista delle sostanze psicotrope dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms ) nel 1986. Da allora, il Captagon è stato proibito nella maggior parte dei Paesi, classificato come sostanza stupefacente.

Oggi la Siria è diventata il centro nevralgico della produzione e dell’esportazione di Captagon, molto facile da contraffare. Fino al 2011 il centro di produzione di questa sostanza psico-stimolante era situato in Libano.

Ma, dall’inizio del conflitto siriano, la produzione locale di Captagon è precipitata del 90 per cento, secondo le ricostruzioni di un trafficante intervistato da Reuters. I centri di produzione sono stati trasferiti in Siria, la cui guerra civile è divenuta una copertura per il narcotraffico.

Il Captagon non è quindi solo una droga legata a questo territorio. Il traffico di Captagon ha dato vita a una vera e propria economia di guerra, secondo Radwan Mortada, specialista dei movimenti jihadisti.

“Le milizie in Siria ne fanno uso, ma una parte della produzione viene esportata all’estero, specialmente verso i Paesi del Golfo. I guadagni permettono loro di finanziare l’acquisto delle armi e le operazioni militari”, ha detto.

Tra i 5 e i 20 euro a compressa

Un sacco che contiene 200mila pillole procura circa 1 milione di euro una volta arrivato a destinazione. Guadagno ancor più significativo dal momento che bastano solo alcune migliaia di euro per produrre quel quantitativo di Captagon.

L’Arabia Saudita è particolarmente ossessionata da questa anfetamina: 55 milioni di pillole vengono assunte ogni anno. E le cifre sfiorano appena la realtà dal momento che non rappresentano che il 10 per cento delle pillole in circolazione nel regno, secondo il rapporto dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga (Unodc) pubblicato nel 2013.

Nel mercato siriano una sola compressa costa dai 5 ai 20 euro. Secondo George, uno psichiatra siriano che ha avuto a che fare con numerosi casi di questo genere nella sua clinica di Lattaquié, “il consumo di Captagon è aumentato in seguito alla rivoluzione – compreso l’uso da parte dei cittadini – a causa delle forti pressioni psicologiche ed economiche che sono costretti ad affrontare”.

Dodici milioni di pillole nel 2013 

Il progresso del Captagon non è estraneo al boom di assunzione di anfetamine nel mondo, che è quadruplicato nell’arco di cinque anni. Nel solo 2013 la polizia libanese ha intercettato più di 12 milioni di pillole di Captagon.

A metà maggio il governo libanese ha espresso la sua soddisfazione per l’arresto di un trafficante siriano specializzato nel traffico di Captagon.

A quattro anni dall’inizio del conflitto in Siria, la droga che stimola i soldati jihadisti e finanzia i loro armamenti potrebbe rivestire un ruolo sempre più importante.

L’articolo è stato originariamente pubblicato qui. Traduzione a cura di Irene Fusilli   

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