Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La battaglia elettorale negli Stati Uniti si fa sempre più accesa

Immagine di copertina

Hillary Clinton, durante un comizio a San Diego, ha attaccato pubblicamente e apertamente Trump, definendo una sua possibile vittoria un errore di dimensione storiche

Negli Stati Uniti la corsa alla Casa Bianca si accende ogni giorno di più e, viste le premesse di oggi, nei mesi che separano gli americani dal voto di novembre assisteremo a una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi fra i due candidati: Donald Trump e Hillary Clinton. 

S&D

Nonostante, va specificato, Hillary Clinton non abbia ancora raggiunto il numero sufficiente di delegati per ottenere la nomination.

Eppure con le primarie in California del prossimo 7 giugno e soltanto 70 delegati che separano la ex Segretaria di Stato dal “Magic number”, la questione sembra essere diventata soltanto una formalità. 

Intanto nel pomeriggio del 2 di giugno è arrivato l’appoggio, in maniera ufficiale, da parte di Paul Ryan, portavoce della Camera per i Repubblicani, a Donald Trump. Lo speaker repubblicano ha dichiarato che sosterrà il businessman nella sua corsa alle presidenziali. 

I due avevano discusso per tutto il mese di maggio e i vari incontri avevano già portato a un’intesa di massima fra Trump e il partito, ma il riconoscimento ufficiale da parte della figura più importante dei Repubblicani dimostra come il Partito Repubblicano si sia infine convinto ad appoggiare Trump, nonostante i diversi malumori interni delle frange più conservatrici siano ancora attuali.

Solo la convention repubblicana di luglio a Cleveland potrebbe riservare qualche sorpresa, nonostante anche i più cauti esperti di politica abbiano ormai costatato come non esista più nessuna opposizione alla nomination di Trump.

Impossibile stabilire adesso chi la spunterà fra i due contendenti, eppure Hillary Clinton ha iniziato già ad affilare le proprie armi in vista dell’imminente scontro con il suo rivale Donald Trump. 

Infatti, la candidata democratica, durante un comizio a San Diego riguardante la politica estera, ha attaccato pubblicamente e apertamente il frontrunner dei Repubblicani, definendo una possibile vittoria di Trump come un errore di dimensione storiche. “Totalmente inadeguato a diventare presidente”, secondo la candidata. 

Clinton ha dichiarato: “ Le idee di Trump non sono semplicemente differenti, sono pericolosamente incoerenti”. La candidata democratica ha etichettato le posizioni politiche di Trump come un’accozzaglia di bizzarre invettive, faide personali e assolute menzogne. 

Ma le accuse più pesanti della Clinton sono arrivate quando ha parlato della politica estera di Trump: “Non è difficile immaginare come Donald Trump possa facilmente condurre il nostro paese a una guerra, semplicemente perché qualcuno non gli va a genio”. 

Nel comizio di San Diego, in California, la Clinton ha attaccato sotto tutti i fronti possibili la figura di Trump, dall’economia all’educazione, soffermandosi in particolare sulla “sua proposta di espellere un’intera religione dal nostro paese”, con chiaro riferimento alle idee di Trump riguardo i musulmani negli Stati Uniti. 

“Ora immaginatevi Donald Trump seduto nella stanza dei bottoni, compiendo decisioni di vitale importanza per gli Stati Uniti. Immaginatevelo mentre decide se mandare i nostri familiari in battaglia, immaginatevi se egli non avesse soltanto il suo account Twitter a disposizione quando è arrabbiato, ma l’intero arsenale americano. Volete veramente che una persona del genere compia certe scelte, una persona facilmente irritabile e pronta a scagliarsi ferocemente contro ogni minima critica? Volete veramente che il suo dito sia vicino al bottone di una testata nucleare?”, ha affermato Clinton. 

La risposta di Trump non si è fatta attendere su Twitter: “La corrotta Hilary non ha più alcuna credibilità – troppi i suoi fallimenti quando era segretario. Le persone non tollereranno altri quattro anni d’incompetenza”. 

Mentre si preannuncia una feroce battaglia fra i due candidati, il presidente Barack Obama esprime la sua opinione su Donald Trump, senza però prendere nessuna posizione di sostegno nei confronti della candidata del suo partito. 

Intervenuto mercoledì 1 giugno a Elkhart, nello stato dell’Indiana, ha parlato di Trump, nonostante non ne abbia citato il nome direttamente, riferendosi a lui come “il candidato repubblicano”. 

Nel suo discorso Obama ha definito “fuori di testa” le proposte di Trump, etichettando come una totale fantasia l’idea del candidato repubblicano di deportare gli 11 milioni di immigrati senza documenti. 

In particolare, visto che l’intervento del presidente era incentrato sull’economia americana, ha dichiarato che Donald Trump non può sovvertire le regole di Wall Street e che non esiste nessuna “bacchetta magica” che possa far crescere l’economia americana. 

Obama non si è sbilanciato in nessuna presa di posizione netta, ma il discorso di Elkhart ha decretato ufficialmente l’entrata del presidente americano all’interno di queste infuocate elezioni presidenziali 2016. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi