Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Nelle ultime 24 ore cento raid hanno colpito Aleppo in Siria

Immagine di copertina

Sono almeno 80 le vittime causate dall'ennesimo bombardamento delle forze siriane. Presi di mira 15 quartieri a est della città

Nella sola giornata di venerdì 23 settembre, almeno cento raid aerei hanno colpito diverse aree della città siriana di Aleppo provocando finora la morte di almeno 80 persone, tra cui molti bambini, secondo quanto riferito dai volontari siriani sul campo (Caschi Bianchi). Questi bombardamenti fanno seguito all’annuncio dell’esercito siriano di una nuova offensiva per riprendere la città, fatto giovedì. 

I militari hanno precisato che la campagna sarà sostenuta sia dall’aeronautica che dalle truppe di terra. Nella tarda serata di ieri avevano invitato la popolazione a tenersi lontano dalle sedi dei “gruppi terroristici”.

Tuttavia, i raid aerei hanno colpito anche dei centri della protezione civile danneggiandoli gravemente. I bombardamenti hanno preso di mira almeno 15 quartieri situati nell’area orientale della città, quella controllata dai ribelli.

Lo ha riferito Al Jazeera, sottolineando come l’incessante fuoco abbia ostacolato il lavoro dei soccorritori accorsi per aiutare i civili coinvolti nei combattimenti. 

L’agenzia di stampa Afp ha confermato che i raid aerei hanno colpito tre centri che ospitano la sede dei gruppi di volontari siriani, conosciuti come “Caschi bianchi”. Le strutture hanno riportato gravi danni. 

Prima dell’inizio del conflitto, Aleppo era la seconda città della Siria per importanza strategica – considerata un polo industriale e commerciale di riferimento – ma con la guerra la città è stata devastata da scontri tra le forze governative e i ribelli nella parte orientale a partire dalla metà del 2012. 

La tregua annunciata da Mosca e Washington il 12 settembre per fermare l’escalation di violenza è durata appena sette giorni. 

— Leggi anche: Il presidente siriano Assad lancia gravi accuse agli Stati Uniti

Questa è la Siria, questa è Aleppo
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale