Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Israele, il Beitar Gerusalemme cambia nome in onore di Trump

Immagine di copertina
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

Riconoscimento che arriva nel giorno dell'apertura della nuova ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme

Una squadra israeliana ha deciso di cambiare il proprio nome in onore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Si tratta del Beitar di Gerusalemme, uno dei club più prestigiosi e storici del campionato israeliano, avendo vinto anche quattro titoli nazionali.

Un omaggio molto particolare che avviene in concomitanza dell’inaugurazione della nuova ambasciata americana a Gerusalemme.

Inaugurazione però circondata da un clima di forti tensioni, in quanto è un implicito riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello stato ebraico (Cosa significa il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele?).

La cerimonia è stata infatti preceduta da violenti scontri al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, dove sono morte almeno 43 persone e altre 900 sono rimaste ferite (bilancio, purtroppo, provvisorio).

La squadra quindi adesso si chiamerà Beitar Trump Gerusalemme. Questa la motivazione data dal club con un comunicato sul proprio sito: “Per 70 anni Gerusalemme era in attesa di un riconoscimento internazionale, fino a quando il presidente Donald Trump, con una mossa coraggiosa, ha riconosciuto Gerusalemme come la capitale eterna di Israele”.

Una mossa clamorosa che sta facendo parlare del club israeliano in tutto il mondo. Squadra che comunque era già nota in patria e in Europa per le simpatie anti-arabe dei propri tifosi, che hanno spesso sconfinato anche in atteggiamenti razzisti.

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”