“The football must go on”: così il nuovo Mondiale per Club spreme ancora di più i calciatori
Al via negli Usa la prima edizione del Mondiale di calcio per Club. A sfidarsi 32 squadre da ogni continente, fra cui Inter e Juventus. Un business da 1 miliardo di dollari. Ma il sindacato dei calciatori fa causa alla Fifa: “Si gioca troppo, anche noi abbiamo diritto a una pausa”
È tutto pronto per la Coppa del Mondo di calcio per Club 2025, la prima edizione del nuovo formato a 32 squadre voluto dalla Fifa. Neanche il tempo di archiviare i campionati nazionali e la Champions League, che già si riparte con ulteriori partite tra le squadre più forti – o almeno presunte tali – del pianeta. Il torneo si disputerà dal 14 giugno al 13 luglio negli Stati Uniti: ci saranno anche due formazioni italiane, Juventus e Inter.
La storia di questo inedito maxi-campionato mondiale per club ha radici lontane. Dal 1960 al 2004 c’è stata la Coppa Intercontinentale: a sfidarsi erano in gara secca la vincitrice della Coppa dei Campioni europea e della Copa Libertadores sudamericana. Dal 2005 la Fifa ha inventato il Mondiale per Club, coinvolgendo anche altre cinque squadre rappresentanti delle altre federazioni calcistiche continentali.
L’allargamento della formula era stato annunciato nel marzo 2019 e la prima edizione con un formato a 24 squadre avrebbe dovuto svolgersi nel 2021 in Cina, prima di essere cancellata a causa della pandemia di Covid-19. Quindi la decisione di far partire tutto dal 2025, e con 32 club.
Ma il “vecchio” formato ristretto non andrà a morire: sarà sostituito dalla nuova Coppa Intercontinentale Fifa, torneo che coinvolgerà i sei campioni in carica delle principali competizioni confederali (la prima edizione si è già svolta, lo scorso dicembre, e l’hanno vinta gli spagnoli del Real Madrid, detentori della Champions League). La Coppa del Mondo per Club a 32 squadre, invece, si disputerà ogni quattro anni.
Chi partecipa
Al nuovo torneo prendono parte squadre di tutto il mondo. Per selezionarle, non essendoci il tempo necessario per far disputare delle partite di qualificazione (come avviene per le nazionali), la Fifa ha puntato su una serie di criteri oggettivi. Risultato: la federazione europea, la Uefa, si è aggiudicata il numero maggiore di posti (12), mentre la sudamericana Conmebol ne ha 6, l’asiatica Afc, la africana Caf e la nord e centroamericana Concacaf ne hanno 4 ciascuna e la oceaniana Ofc e la Federazione del Paese ospitante hanno un posto a testa.
Conmebol e Uefa hanno dato il pass alle squadre vincitrici della principale competizione per club confederale nel periodo 2021-2024. Le squadre aggiuntive sono invece state determinate da un ranking per club relativo allo stesso periodo quadriennale (nel caso della Uefa, basato solo sui risultati ottenuti in Champions League).
Anche Afc, Caf e Concacaf hanno dato l’accesso alle vincitrici della principale competizione per club confederale nel periodo 2021-2024. L’Ofc ha iscritto il club con il ranking più alto tra le vincitrici della principale competizione per club confederale nel periodo 2021-2024, mentre la Federazione del Paese ospitante (Stati Uniti) ha staccato il biglietto a un club della Major League Soccer, il suo principale campionato.
I 12 club europei presenti al Mondiale saranno nel dettaglio: Manchester City (vincitrice della Champions League nel 2023), Real Madrid (vincitrice 2022 e 2024), Chelsea (vincitrice 2021), Bayern Monaco, Paris Saint Germain, Inter, Porto, Benfica, Borussia Dortmund, Juventus, Atletico Madrid e Salisburgo.
Per il Sud America parteciperanno le brasiliane Palmeiras, Flamengo, Fluminense e Botafogo e le argentine River Plate e Boca Juniors. L’Africa sarà rappresentata dagli egiziani dell’Al Ahly Sc, dai marocchini del Wydad Ac, dai tunisini dell’Espérance Sportive de Tunis e dai sudafricani del Mamelodi Sundowns.
Per il Nord e Centro America saranno presenti al torneo il Cf Monterrey (Messico), i Seattle Sounders Fc (Stati Uniti), il Pachuca (Messico) e una tra Los Angeles (Stati Uniti) e Club America (Messico), che il 31 maggio giocano lo spareggio. Come rappresentante del Paese ospitante, invece, parteciperà l’Inter Miami (Stati Uniti), squadra in cui milita Lionel Messi.
Da segnalare l’esclusione del Club Leon (Messico), dato che la Fifa vieta la partecipazione al torneo di due squadre con la medesima proprietà. A controllare il Leon (vincitore della Champions centro-nord americana nel 2023) è infatti il Gruppo Pachuca, proprietario anche del Pachuca.
Quanto all’Asia, saranno presenti alla Coppa del Mondo per club l’Al Hilal SFC (Arabia Saudita), l’Urawa Red Diamonds (Giappone), l’Al Ain (Emirati Arabi Uniti) e l’Ulsan (Corea del Sud). Per l’Oceania invece parteciperà l’Auckland City Fc (Nuova Zelanda).
Le 32 squadre sono state divise in otto gironi da quattro. L’Inter è stata sorteggiata nel Gruppo E insieme a River Plate, Urawa Red Diamonds e Monterrey, mentre la Juventus è nel gruppo G con Manchester City, Wydad Casablanca e Al Ain. Le prime due squadre di ogni gruppo si qualificherano alla fase ad eliminazione diretta, dove si affronterano in gara secca. Non è prevista la finale per il terzo posto.
Nel sorteggiare i gironi, la Fifa ha suddiviso le squadre in quattro fasce: nella Fascia 1 sono state inserite le quattro squadre Uefa e Conmebol con il ranking più alto; nella Fascia 2 le restanti otto squadre Uefa; nella Fascia 3 le due squadre facenti capo ad Afc, Caf e Concacaf con il ranking più alto e le restanti due squadre Conmebol; nella Fascia 4 le restanti squadre Afc, Caf e Concacaf e le rappresentanti della Ofc e del Paese ospitante
La Fifa ha previsto poi altri paletti per evitare una distribuzione sballata dei valori nel tabellone che si andrà a formare dopo la fase a gironi. Il tutto per equità ma anche per salvaguardare lo spettacolo e l’interesse sulla competizione.
Gli stadi
Le partite del Mondiale per Club 2025 si giocheranno, come detto, negli Stati Uniti. In tutto in dodici stadi. La partita inaugurale, il 14 giugno, si disputerà all’Hard Rock Stadium di Miami, mentre la finale, il 13 luglio, si svolgerà al MetLife Stadium di New York. Le altre città toccate dal torneo saranno Atlanta, Charlotte, Cincinnati, Los Angeles, Nashville, Orlando, Philadelphia, Seattle e Washington.
A preoccupare, in particolare i giocatori, sono le probabili alte temperature che si registreranno durante il torneo in alcune città. Un fattore di cui tenere conto e che potrebbe impattare e non poco sulle prestazioni in campo. Ricordate la fatica fatta dai calciatori nel Mondiale del 1994, perso dall’Italia in finale ai rigori contro il Brasile? Ecco, pensate che da allora sono aumentati sia i ritmi del gioco sul campo verde sia le temperature estive…
La protesta
Per molti atleti si tratterà dell’ennesimo sforzo fisico, visti i tanti match giocati durante la stagione “regolare”. La creazione di questo nuovo torneo da parte dalla Fifa ha ulteriormente appesantito il calendario dei principali club mondiali costringendo i calciatori a giocare praticamente senza sosta, in un vero e proprio tour de force da luglio 2024 a luglio 2025, per poi ritornare subito al lavoro per preparare la stagione 2025/2026.
FifPro, il sindacato mondiale dei giocatori, nel 2024 ha fatto causa alla Fifa contestando la legittimità delle decisioni di stabilire unilateralmente il calendario internazionale delle partite e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per Club 2025.
In un lungo comunicato FifPro scrive: «I sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e potenzialmente violino anche il diritto della concorrenza dell’Ue. La Professional Footballers’ Association (Pfa) inglese e l’Union Nationale des Footballeurs Professionnels (sindacato francese dei giocatori), con il supporto di FifPro Europe, chiedono al Tribunale del Commercio di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cgue) con quattro quesiti per un rinvio pregiudiziale».
«I giocatori e i loro sindacati – si legge nella nota – hanno costantemente evidenziato che l’attuale calendario calcistico è sovraccarico e irrealizzabile. Tuttavia, la Fifa, come evidenziato nelle recenti rappresentazioni da parte di sindacati e leghe internazionali, non ha intrapreso negoziazioni significative e ha continuato unilateralmente un programma di espansione delle competizioni nonostante l’opposizione dei sindacati dei giocatori».
E il rischio, ora, è concreto. Perché i giocatori non vogliono saperne di essere sfruttati: «Per i giocatori più richiesti per le partite di club e per le competizioni delle squadre nazionali, il diritto a una pausa annuale garantita è diventato praticamente inesistente, con la Coppa del Mondo per Club Fifa 2025 che si tiene durante l’unico periodo dell’anno teoricamente disponibile per i giocatori per prendere tali pause. I sindacati dei giocatori ritengono che tali decisioni da parte della Fifa violino la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue (Cfreu)».
Ricavi mostruosi
Perché si gioca così tanto? Semplice: si tratta di business. Il Mondiale per Club 2025 sarà infatti il torneo di calcio per club più ricco di sempre.
La Fifa, secondo quanto dichiarato dal presidente Gianni Infantino, per la prima edizione di questo nuovo format a 32 squadre ha annunciato un montepremi monstre da 1 miliardo di dollari. Oltre ai premi in denaro per le squadre partecipanti (i vincitori guadagneranno fino a 125 milioni di dollari), «c’è un programma di investimenti di solidarietà senza precedenti che darà una spinta significativa ai nostri sforzi per rendere il calcio davvero globale», fa notare Infantino, che rimarca come la Fifa «non tratterrà alcun finanziamento per questo torneo, poiché tutti i ricavi saranno distribuiti ai club, né toccherà le riserve della Fifa, che sono accantonate per lo sviluppo del calcio globale attraverso le 211 associazioni membro della Fifa».
Come sarà distribuito il montepremi? Una parte sarà legata alle performance: 2 milioni di dollari per ogni vittoria (solo fase a gironi); 1 milione di dollari per ogni pareggio (solo fase a gironi); 7,5 milioni di dollari per l’accesso agli ottavi; 13,125 milioni di dollari per l’accesso ai quarti; 21 milioni di dollari per l’accesso alla semifinale; 30 milioni di dollari per la finalista; 40 milioni di dollari per la vincitrice.
Un’altra parte dei ricavi verrà distribuita per la partecipazione. Ai club europei andranno tra i 12,8 e i 38,2 milioni di dollari ciascuno in base a criteri sportivi e commerciali. Le squadre sudamericane riceveranno 15,2 milioni di dollari ciascuna, i club di Nord e Centro America incasseranno 9,5 milioni di dollari, quelli asiatici e africani 9,5 milioni di dollari, l’oceaniano 3,6 milioni di dollari.
Insomma, tanti, tantissimi soldi che fluiranno nelle casse dei partecipanti. E se qualche giocatore dovesse borbottare, amen: il business viene prima di tutto. Anche prima di quello che dovrebbe essere solo un gioco.