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Home » Sport » Calcio

My name is my story: l’Inter si racconta al mondo insieme a Spike Lee

Immagine di copertina

Alla vigilia della partecipazione alla prima edizione della Fifa Club World Cup, l’Inter ha presentato “My name is my story”, il manifesto identitario dedicato a presentare e raccontare il Club ad un nuovo pubblico, internazionale ed eterogeneo, in vista di un grande appuntamento sportivo che coinvolgerà i tifosi di tutto il mondo.

L’Inter, reduce da una (seppur amara) finale di Champions League e da un secondo posto in campionato, ha voluto ripercorrere la storia, la visione e l’eredità culturale del club, tra i più prestigiosi al mondo, con una narrazione che unisce alla storia la visione del futuro. Il termine “Internazionale”, nome scelto dalla squadra nel 1908 proprio perché non voleva limitarsi a tesserare esclusivamente giocatori italiani e motivato con quel “fratelli del mondo” che rappresenta ancora oggi uno dei motti distintivi della società, è la parola intorno a cui gira il progetto.

Il lancio di #MyNameIsMyStory è stato affidato a Spike Lee, regista statunitense due volte premio Oscar, simbolo di sport, passione e autenticità narrativa che racconta la storia del Club con la sua inconfondibile energia, rivolgendosi a un pubblico globale.

Spike Lee è un archetipo del tifoso, un fan dello sport in ogni sua espressione – calcio incluso – e un autore capace di parlare a tutte le generazioni, dai tifosi storici ai più giovani, con un linguaggio accessibile, contemporaneo e profondamente coerente con i valori del Club.

Il mid-form video – prodotto da Inter Media House e presentato il 10 giugno, prima della partenza dell’Inter per la Fifa Club World Cup – racconta l’Inter e la sua interpretazione del futuro, incarnata nel suo atto fondativo. La visione del Club nerazzurro racconta uno sport che spinge oltre le frontiere, innova, diventa sinonimo di identità condivise. Il mid-form video è disponibile sui canali digital e social ufficiali dell’Inter. IL VIDEO

“In previsione del nostro arrivo negli Stati Uniti per la Fifa Club World Cup abbiamo pensato ad un modo innovativo e originale per raccontarci in modo autentico alle nuove generazioni di americani, attraverso la nostra storia che risale a più di cento anni fa ma che risulta allo stesso tempo estremamente attuale” le parole di Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer di FC Internazionale Milano. “Riuscire a presentarci ad un pubblico internazionale attraverso il contributo di un regista di fama mondiale come Spike Lee è un traguardo straordinario e rappresenta una grande opportunità per rendere il nostro brand sempre più rilevante a livello globale”.

Tutto parte dal 1908, quando Giorgio Muggiani, artista e cartellonista, con gli altri fondatori del Club si oppose alla regola che imponeva solo giocatori nazionali nel neonato campionato italiano. In un contesto già multiculturale, come la Milano di inizio secolo, scelse di dare vita a un Club aperto al mondo. Il nome “Internazionale” nasce da un gesto visionario, ribelle, profondamente moderno. Oggi, più di un secolo dopo, quel gesto si conferma al centro di una nuova narrazione strategica.  E Spike Lee, raccontandolo, lo rende universale.

“Si chiamerà Internazionale, perché siamo fratelli e sorelle del mondo.”

Nel mid-form video, le immagini d’archivio e la storica foto dei fondatori scattata al ristorante “L’Orologio” vengono animate grazie all’intelligenza artificiale.

La Milano del 1908 prende vita in modo sorprendente: storico e futuribile, tangibile ed emozionante. Una scelta non solo estetica, ma strategica: dimostrare che l’Inter sta investendo nella sperimentazione creativa e nella cultura dell’innovazione, parlando direttamente alle nuove generazioni e aprendo nuove strade nel marketing sportivo.

La piattaforma si articola su molteplici touchpoints: contenuti video, attivazioni, OOH, social storytelling, e asset digitali. Tutti elementi che abilitano un nuovo ciclo di comunicazione, crescita e branding, con una visione fortemente identitaria, radicata nella storia ma proiettata nel futuro.

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