Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:50
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Scienza

Il telescopio spaziale Hubble ha fotografato la stella più lontana mai vista sinora

Immagine di copertina
Il telescopio Hubble ha fotografato la stella più lontana mai vista sinora.

Si chiama Icarus e si trova a 9 miliardi di anni luce dalla Terra

Il telescopio spaziale Hubble, così chiamato in onore dell’astronomo e astrofisico statunitense Edwin Hubble, ha fotografato l’immagine della singola stella più lontana “mai vista” sinora.

A questo corpo celeste è stato dato il nome di Icarus – nome scientifico MACS J1149+2223 Lensed Star 1 – e si trova a 9 miliardi di anni luce dalla Terra.

Normalmente le stelle a tale distanza sono troppo deboli per essere identificate individualmente, a meno che non esplodano in una supernova.

Ma un allineamento casuale dei cieli avvenuto a circa 5 miliardi di anni luce ha reso Icarus visibile.

Ciò è stato in larga parte possibile grazie al cosiddetto effetto della “lente gravitazionale”, previsto da Albert Einstein nella sua Teoria della relatività generale: un “effetto lente d’ingrandimento” dovuto alla presenza di una grande massa – in questo caso un gruppo di galassie – tra l’osservatore e la sorgente lontana, che ne devia la luce amplificandone l’immagine e rendendola così visibile.

I dettagli dell’osservazione sono illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

Coordinati da Patrick Kelly, dell’Università del Minnesota, gli astronomi si sono imbattuti in questa stella lontana per caso, come spesso accade nella scienza.

“È 100 volte più lontana della successiva stella singola più distante che abbiamo scovato finora”, ha detto il dottor Patrick Kelly, primo autore della ricerca.

“Grazie all’effetto lente d’ingrandimento, Icarus è stata ingrandita di oltre 2mila volte”, ha spiegato il ricercatore.

L’analisi della luce emessa dalla stella ha rivelato che si tratta di una supergigante blu, un tipo di stella raro più grande del Sole e molto più luminoso – un esempio ben noto è la stella conosciuta come Rigel nella costellazione di Orione.

Il team di scienziati stava tenendo d’occhio una supernova, la fase finale della vita di una stella massiccia che esplode dopo aver esaurito il proprio combustibile nucleare, quando hanno osservato un puntino luminoso assente nelle precedenti immagini dello stesso spicchio di cielo.

L’osservazione, ripetuta due volte nel 2016 e 2017, non sarebbe stata possibile con i soli occhi di Hubble, anche se allenati a scrutare le profondità del cosmo.

Ti potrebbe interessare
Scienza / Oggi è la Giornata mondiale delle malattie rare
Scienza / Latte e carne di origine bovina aumentano il rischio di ammalarsi di tumore al colon retto: lo studio
Scienza / Le sigarette elettroniche sono nocive quanto quelle tradizionali (e predispongono al cancro): lo studio
Ti potrebbe interessare
Scienza / Oggi è la Giornata mondiale delle malattie rare
Scienza / Latte e carne di origine bovina aumentano il rischio di ammalarsi di tumore al colon retto: lo studio
Scienza / Le sigarette elettroniche sono nocive quanto quelle tradizionali (e predispongono al cancro): lo studio
Scienza / Asteroide si dirige verso la Terra, passerà più vicino della Luna
Scienza / Come sopravvivere (in tre mosse) a un attacco atomico
Scienza / Benvenuti nell’apocalisse, il fisico Cotta-Ramusino spiega a TPI cosa accadrebbe in caso di catastrofe nucleare
Esteri / Fusione nucleare, gli Stati Uniti vicini alla svolta: “Generata più energia di quanta ne è stata consumata”
Scienza / Luna Made in Italy: ecco come le aziende italiane partecipano al programma Artemis della Nasa
Scienza / Perché il terremoto nelle Marche non c’entra nulla con le trivellazioni per l’estrazione di gas
Scienza / Gobbo, con un cervello piccolo e mani ad artiglio: ecco come sarà l’uomo del 3000