Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:20
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Il nuovo servizio di Google per aiutare chi soffre di depressione

Immagine di copertina

L'azienda californiana ha stretto una collaborazione con la NAMI, istituzione statunitense dedicata ai disturbi mentali, per dare supporto a chi è affetto da questa condizione

Sono molte le persone che, da quando internet è diventata uno strumento di uso quotidiano, approfittano dei motori di ricerca per cercare consigli e soluzioni sui propri problemi di salute, che siano di natura fisica o psicologica.

Se in molti casi non c’è da fidarsi delle diagnosi che si trovano online – e sarebbe sempre bene affidarsi a un medico competente –, ora Google ha istituito un servizio per offrire un aiuto da parte di professionisti autorevoli a chi soffre di depressione.

Il meccanismo è molto semplice: se si usa un dispositivo mobile e si digitano termini come “depression” o “am i depressed?” sulla barra di ricerca di Google, apparirà una scheda informativa che indirizza a un test di nove domande utilizzato dagli psicologi per capire se sono presenti sintomi associabili a questa condizione.

 

Per ora il servizio è disponibile solo da dispositivi connessi negli Stati Uniti, ma chi si trova in altre nazioni può cercare online il Questionario PHQ-9, che pur essendo solo uno strumento di base per una diagnosi da parte di uno specialista, è molto utilizzato in ambito clinico.

Secondo quanto scritto da Google sul suo blog per promuovere l’iniziativa, circa un milione di americani sperimentano un episodio di depressione clinica nel corso della loro vita, ma solo il 50 per cento cerca e riceve un trattamento per curarsi.

Proprio per questo, Google ha stretto una partnership con la NAMI, istituzione statunitense dedicata ai disturbi mentali, e far sì che la comodità di uno strumento così usato come il cellulare possa essere un’occasione per molte persone di interrogarsi più a fondo sui suoi problemi e cercare aiuto da un professionista.

Ti potrebbe interessare
Salute / L’Aifa rinvia il via libera alla pillola anticoncezionale gratis: “Servono ulteriori approfondimenti”
Salute / Padova, trapiantato un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti: primo caso al mondo
Salute / Il Covid non è più un’emergenza sanitaria mondiale: l’annuncio dell’Oms
Ti potrebbe interessare
Salute / L’Aifa rinvia il via libera alla pillola anticoncezionale gratis: “Servono ulteriori approfondimenti”
Salute / Padova, trapiantato un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti: primo caso al mondo
Salute / Il Covid non è più un’emergenza sanitaria mondiale: l’annuncio dell’Oms
Salute / Consuma funghi allucinogeni e guarisce: daltonico torna a vedere i colori
Salute / Pillola anticoncezionale gratuita, Pro Vita: “Grave e pericolosa”
Salute / Svolta dell’Aifa: pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne
Salute / Sustenium sfida Federica Pellegrini nel format ideato da McCANN
Salute / Allarme sulle nitrosammine nei cibi: “Sono un rischio per la salute”. Ecco in quali alimenti sono presenti
Salute / Ortoressia: in cosa consiste il nuovo disturbo dell’alimentazione e come riconoscerlo
Salute / Napoli, bambini autistici senza terapia da mesi: “Mio figlio sta regredendo”