Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Raschiamento: cosa è e quando è necessario farlo

Immagine di copertina

Raschiamento | Utero | Aborto | Gravidanza | Cosa è

RASCHIAMENTO UTERO – Una delle esperienze più segnanti che una donna può vivere è senz’altro quella del raschiamento, viene utilizzato in caso di aborto ma anche come strumento diagnostico e terapeutico.

Ma che cos’è il raschiamento? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Raschiamento | Cosa è

Si tratta di un procedimento chirurgico per rimuovere attraverso una curetta, una sorta di cucchiaio tagliente, una porzione di endometrio o una massa anomala presente nell’utero. Viene eseguito in caso di patologie a livello uterino. Si tratta di una pratica dolorosa, che spesso richiede un’anestesia totale.

“Mio figlio è morto perché non c’erano medici per il raschiamento”

Il raschiamento è preceduto dalla dilatazione della cervice uterina. Dobbiamo distinguere due tipi di raschiamento: quello diagnostico che prevede il prelievo di una parte di tessuto del rivestimento dell’utero, il cosiddetto endometrio. Questa tipologia si ha in caso di sanguinamento anomalo, emorragia dopo il parto vaginale, sanguinamento nel periodo successivo alla menopausa, forti dolori mestruali.

Esiste poi quello operativo quando si ha una massa anomala sporgente nella cavità uterina. Il raschiamento, inoltre, viene effettuato alle donne che vogliono interrompere una gravidanza indesiderata. È quindi una procedura per l’aborto spontaneo.

Dopo raschiamento | Cosa succede

Ma cosa succede dopo il raschiamento? L’intervento ha una durata che va dai 10 ai 20 minuti. Dopo l’intervento è importante che la paziente resti immobile. Nelle ore successive potrebbe lamentare vomito, nausea e dolori, legati all’anestesia totale.

Dopo il raschiamento è fondamentale evitare rapporti sessuali per almeno due settimane ed utilizzare assorbenti interni. In caso di sanguinamento anomalo, febbre alta, difficoltà ad urinare, crampi, debolezza e perdite vaginali è opportuno rivolgersi subito al proprio medico di fiducia.

Importante anche ricordare che può compromettere la fecondità della donna, ma solo temporaneamente. Per chi vuole avere un figlio, si consiglia di attendere almeno tre mesi dall’operazione per tentare il concepimento.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Salute / Energia e benessere: come riconoscere i segnali di stanchezza cronica
Ti potrebbe interessare
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Salute / Energia e benessere: come riconoscere i segnali di stanchezza cronica
Salute / Ipersensibilità dentale: cosa la provoca e quali sono i possibili rimedi?
Lotterie / La psicologia del gioco d’azzardo: cosa spinge le persone a scommettere online?
Salute / Perché usare un lucidalabbra: un tocco di luce e freschezza per le tue labbra
Salute / Vaiolo delle scimmie, l'Oms lancia l'allarme: "Casi in Africa in ascesa"
Salute / La circolare della regione Piemonte sul vaiolo delle scimmie fa discutere: “Gay e trans i più a rischio”
Salute / Quali sono i sintomi e come si trasmette: ecco cosa sappiamo sul vaiolo delle scimmie
Salute / Vaiolo delle scimmie, l'Oms dichiara l'emergenza internazionale: "Presto altri casi in Europa"