Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Come tornare in forma con Ketovis, il programma di Etapharma per replicare il digiuno

Immagine di copertina

La condizione di sovrappeso e obesità si rivela per chi ne soffre non solo spiacevole ma  talvolta persino invalidante, tanto a livello fisico che emotivo, relazionale e di autostima.

Oggi sono diverse le soluzioni che si rivelano utili per combatterla e tra le più interessanti ne troviamo una proposta da Etapharma: una giovane azienda del Made in Italy specializzata in prodotti per il benessere e la cura della persona.

Il trattamento in questione si chiama Ketovis ed è un protocollo alimentare della durata di dieci giorni i cui effetti sono pressoché analoghi a quelli del digiuno, a differenza del quale consente però di alimentarsi regolarmente. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su come funziona e in quando è indicato

Per quali problematiche è indicato:

Ketovis è stato ideato per aiutare a contrastare molteplici problematiche, ovvero:

● sovrappeso;
● obesità;
● sindrome metabolica;
● ritenzione idrica;
● fame nervosa.

Si tratta di situazioni piuttosto frequenti in Italia. A confermarlo è l’Italian Obesity Barometer Report, secondo il quale gli adulti attualmente in sovrappeso sono circa 18 milioni, il 35,5% della popolazione, mentre quelli obesi ammontano a 5 milioni: una persona su dieci.

Come abbiamo accennato, Ketovis rappresenta un programma alimentare della durata di dieci giorni. Funziona in maniera simile al digiuno con una sostanziale differenza: la persona riesce ad alimentarsi regolarmente.

In questo modo favorisce l’attivazione di quella nota come autofagia cellulare, un meccanismo di tipo fisiologico tramite il quale le cellule riescono ad autodigerire le proteine e quegli elementi tanto inutili quanto danneggianti.

Si può così intervenire sul metabolismo, l’assorbimento dei nutrienti, la rigenerazione dei tessuti, riducendo l’infiammazione, i gonfiori e l’accumulo di grasso.

Il programma Ketovis:

A essere interessata dall’azione di Ketovis è in particolare la massa grassa, e non quella magra come nella maggior parte dei regimi dietetici a rapido impatto, che viene invece preservata.

Si riesce perciò non solo a dimagrire, ma a depurarsi fin nel profondo, favorendo la rigenerazione dei tessuti e il rallentamento dell’invecchiamento.

Il protocollo prevede uno schema alimentare da realizzare per dieci giorni durante il quale è prevista l’assunzione dei prodotti Ketovis. La loro formulazione contiene un concentrato di aminoacidi essenziali, vitamine e minerali: sostanze essenziali preziose per l’organismo che non di rado può esserne carente.

Nel dettaglio, è prevista l’assunzione di 3 bustine al giorno di Aminovis, contenenti gli aminoacidi, e di 2 bustine di Idrovis, che presentano un complesso a base di vitamine e minerali.

La dieta in abbinamento:

Durante i 10 giorni in cui si utilizza Ketovis bisognerà prestare particolare attenzione alla dieta, affinché il protocollo possa risultare efficace.

Non si potranno assumere né carboidrati né proteine di origine animali, inclusi i formaggi, esclusi a favore di legumi aventi basso indice glicemico e verdure a volontà.

A questo punto viene da porsi una domanda: ma non è che facendo così si rischia di andare incontro a degli squilibri? Assolutamente no, dal momento che i nutrienti essenziali vengono riequilibrati dal trattamento stesso, il quale permette di acquisire quelli effettivamente necessari per il benessere dell’organismo.

Gli effetti di Ketovis:

Gli effetti di Ketovis sono percepibili fin da subito, esattamente come nel digiuno. La persona si sentirà piena di energia e allo stesso tempo potrà notare variazioni evidenti per quanto riguarda il suo stato di forma.

Nel corso dei giorni, oltre a continuare a perdere peso, si troverà al centro di una rigenerazione dei tessuti e di un processo di depurazione. Avrà un aspetto luminoso, in salute e si scoprirà di buon umore.

Un importante risultato per una giovane azienda come Etapharma, che dall’Italia mira a espandersi oltre i confini europei, esportando di fatto anni di studi e collaborazioni con team altamente specializzati. Il Made in Italy, ancora una volta, grazie alle sue innovazioni, si conferma come modello a cui ispirarsi e riesce ad affermarsi in un mercato ormai globalizzato

 

Ti potrebbe interessare
Salute / Ricerca e salute: oltre 300 milioni di persone nel mondo convivono con malattie rare, di cui la maggior parte genetiche
Salute / Dal laser alle cellule staminali: le innovazioni che cambieranno la cura della vista
Salute / Una rete di cura per crescere tutti insieme: ecco come un nuovo libro aiuta a trasformare l’autismo in opportunità
Ti potrebbe interessare
Salute / Ricerca e salute: oltre 300 milioni di persone nel mondo convivono con malattie rare, di cui la maggior parte genetiche
Salute / Dal laser alle cellule staminali: le innovazioni che cambieranno la cura della vista
Salute / Una rete di cura per crescere tutti insieme: ecco come un nuovo libro aiuta a trasformare l’autismo in opportunità
Salute / Il 5×1000 a LILT: uno scudo sociale contro il tumore
Salute / L’olio di CBD di Crystalweed è sempre più apprezzato dai consumatori
Salute / Cure domiciliari: come rispettare al meglio le necessità dei degenti allettati
Salute / Vitamina D: anche in estate potremmo averne bisogno. Ecco perché
Salute / Oltre 5000 pazienti europei ogni mese scelgono l’Albania per le cure mediche: il ruolo dell’Albanian Health Agency
Lavoro / Sicurezza sul lavoro, obbligo e opportunità per le aziende
Salute / Sostanze tossiche nei bastoncini di pesce in Svizzera: "Meglio non darli ai bambini". La replica dell'IIAS: "Sicuri e assolutamente non tossici"