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    Il video di Matteo Salvini al citofono è stato rimosso da Facebook: “Incita all’odio”

    Dopo essere stato segnalato da numerosi utenti, l'ormai noto filmato della citofonata è stato cancellato dal profilo del leader della Lega

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 28 Gen. 2020 alle 09:44 Aggiornato il 28 Gen. 2020 alle 10:08

    Il video di Matteo Salvini al citofono è stato rimosso da Facebook

    Il discusso video che ritraeva Matteo Salvini al citofono con un presunto spacciatore tunisino al quartiere Pilastro di Bologna è stato rimosso da Facebook per “incitamento all’odio”.

    Lo rendono noto alcuni utenti che avevano segnalato al social network il filmato.

    Bologna, Salvini citofona a casa di un tunisino: “Lei spaccia?”

    Coloro che hanno segnalato il video, infatti, hanno ora ricevuto un messaggio da Facebook con le seguenti parole: “Abbiamo rimosso il video che hai segnalato”.

    “Abbiamo esaminato nuovamente il video e riscontrato che non rispetta i nostri standard della community in materia di incitamento all’odio – si legge ancora nel messaggio – Abbiamo rimosso il video da Facebook in modo che nessuno possa vederlo”.

    Cliccando sul link del video della citofonata di Salvini, presente sul suo profilo Facebook, effettivamente il filmato non appare più. Al suo posto c’è una schermata bianca con una scritta: “Il link che hai seguito potrebbe essere scaduto o la pagina potrebbe essere visibile soltanto a un pubblico del quale non fai parte”.

    Una ulteriore conferma della rimozione del video è arrivata da Cathy La Torre, avvocato che difende il minorenne di origine tunisina accusato da Salvini di essere uno spacciatore.

    “Facebook ha rimosso dalla pagina di Matteo Salvini il video della vergogna: la diretta della sua citofonata a casa di Yassin” si legge sul profilo della legale.

    “Quella diretta ha devastato la vita di Yassin, incensurato, 17enne italiano e giocatore di calcio, si è ritrovato in tutta Italia bollato come ‘lo spacciatore'”.

    “La rimozione del video non riparerà tutto questo. E Matteo Salvini sarà chiamato a rispondere delle sue responsabilità per le vie previste dalla legge” si legge ancora nel post.

    “Ma è un segnale comunque straordinario. Un ex ministro dell’Interno vede rimosso il video di una sua incursione nella vita di una famiglia, nella sua privacy, a seguito di una segnalazione per ‘incitamento all’odio’. È una vittoria. Ma è solo la prima”.

    La provocazione di Salvini, che nel corso di un tour elettorale nel quartiere Pilastro di Bologna aveva citofonato dietro indicazione di un’abitante del rione a una famiglia di origine tunisine per chiedere se spacciassero, aveva suscitato molte polemiche e, secondo alcuni, avrebbe anche provocato la sconfitta della Lega alle regione dell’Emilia Romagna.

    Di sicuro, non ha fatto presa sui residenti.

    Secondo i risultati ufficiali, infatti, al Pilastro, rione periferico di Bologna appartenente al quartiere San Donato, il Partito Democratico ha ottenuto circa il 40 per cento dei consensi, mentre la Lega si è fermata intorno al 19 per cento.

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