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    Il sindaco di Biella chiede scusa a Liliana Segre: “Sono stato un cretino, ma sulla vicenda è stata fatta una speculazione indegna”

    Dopo le polemiche sulla cittadinanza negata alla reduce della Shoah, il primo cittadino ha fatto un passo indietro definendo la Segre: "Patrimonio dell'umanità"

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 20 Nov. 2019 alle 20:38

    Il sindaco di Biella Claudio Corradino si scusa con Liliana Segre: “Sono stato un cretino”

    Dopo le polemiche dei giorni scorsi, sono arrivate le scuse del sindaco di Biella Claudio Corradino nei confronti di Liliana Segre, alla quale la sua giunta aveva negato la cittadinanza onoraria, preferendole Ezio Greggio, il quale oltretutto aveva anche rifiutato.

    “Io sono stato un cretino, lo ammetto, e chiedo scusa alla Segre e a Greggio, però su questa cosa è stata fatta una speculazione indegna da parte di tutti quanti e mi dispiace” ha dichiarato Corradino ai microfoni di Stasera Italia, in onda nella serata di mercoledì 20 novembre su Retequattro.

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    “Il risultato è stato negativo, ingiustamente – ha proseguito il sindaco di Biella – Una grandissima sciocchezza che è diventata una cosa nazionale. La signora Segre non ha bisogno che arrivi il sindaco di Biella a darle la cittadinanza, è un ‘patrimonio dell’umanità’ e le chiedo ancora scusa. L’ho invitata anche a Biella per la Giornata della Memoria e non c’è nulla contro di lei” ha poi concluso Corradino.

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    Di tenore diverso erano state le dichiarazioni che il Corradino aveva rilasciato, sempre nella giornata di mercoledì 20, a Radio Capital.

    “La signora ha subito quello che ha subito 70 anni fa. Voglio dire che si tira fuori la signora adesso evidentemente perché c’è un tentativo di minare la libertà espressione” aveva affermato il sindaco di Biella.

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    “Sono state messe insieme due cose che non c’entravano niente tra loro. Il fatto di voler censurare alcune espressioni a me fa pensare al peggior maccartismo. Tutto l’impianto che c’è dietro la signora non mi piace. C’è gente che vuole approfittare delle sofferenze che la signora ha subito” aveva concluso poi Corradino.

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