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Home » Politica

Dopo l’operazione Draghi, Renzi parte con l’operazione “grande centro”

Immagine di copertina
Matteo Renzi. Credit: Ansa

Matteo Renzi non perde tempo e tra una e-news e l’altra punta a prendersi il “grande centro”. Così spiegano la “nouvelle vogue” del leader di Rignano dalle parti di Italia Viva.

È partita la fase due dell'”operazione Draghi”: destrutturare i poli per poi diventare l’ago della bilancia della politica italiana: “Da un lato ha sdoganato Matteo Salvini agli occhi dei poteri forti internazionali grazie a Mario Draghi, rendendo così possibile un’alleanza futura con il centrodestra (tanto che chi conosce bene i due Mattei giura che possano esserci stati proprio i suggerimenti del toscano dietro la ‘mossa del cavallo’ del capitano leghista), dall’altro lato con un nuovo segretario a capo del Pd (e gli ex renziani rimasti al Nazareno si stanno già muovendo in tal senso) potrà tornare a flirtare con i dem in un’ottica di alleanza di centrosinistra non più sbilanciata verso i 5 Stelle”.

Insomma, sdoganato Salvini e “ripreso” il PD, il toscano di volta in volta potrà decidere se essere il ‘centro’ del centrosinistra o del centrodestra. Ecco perché dalle parti di Italia Viva giurano che dopo aver fatto partire l’operazione Draghi ora Renzi farà partire l'”operazione grande centro” sfruttando proprio gli assist forniti dall’ex presidente BCE.

Il quale nella formazione del governo, guarda caso, ha premiato le ali moderate di Lega e Forza Italia, gettando nello scompiglio i sovranisti e creando così il terreno ideale per consentire a Matteo Renzi di far nascere un nuovo centro moderato con l’obiettivo di costruire un rassemblemant e raccogliere l’ambita eredità berlusconiana.

A quel punto, arrivare e forse superare la fatidica soglia del 10% che gli consentirebbe di diventare l’ago della bilancia tra i due poli non sarebbe più un problema. E se poi l’operazione non dovesse andare in porto o rivelarsi più difficile del previsto, il toscano come sempre ha già pronta l’alternativa: rientrare con le sue truppe nella casa madre Piddina. D’altra parte, con un nuovo segretario al Nazareno non dovrebbe essere più un problema.

Leggi anche: 1. Il day after al Nazareno / 2. Letta, Giorgetti, Di Maio: ecco chi ha aiutato Draghi nella scelta dei ministri / 3. Con Draghi cambieranno i vertici della Rai: per il dopo-Salini in pole Cattaneo e Scrosati

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