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La strategia di Berlusconi per ottenere il Quirinale: Se vado al Colle, niente elezioni

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Quirinale, la strategia di Berlusconi: se vado al Colle, niente elezioni

Niente elezioni in caso di salita al Colle: è questa la strategia di Silvio Berlusconi per ottenere il Quirinale. Il Cavaliere, infatti, è convinto di riuscire a ottenere dal quarto scrutinio i 505 voti necessari per diventare il prossimo presidente della Repubblica.

Secondo quanto svelato da Il Corriere della Sera, l’ex premier in questi giorni è impegnato in decine di telefonate volta a raggranellare più voti possibili in vista della corsa al Colle.

Non solo, ad Arcore sarebbero convinti di avere già i voti necessari per la proclamazione: ai 414 grandi elettori di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, infatti, andrebbero ad aggiungersi un centinaio di voti tra centristi organici al centrodestra e deputati e senatori che non rispondono più a nessun gruppo.

A questi, è il ragionamento che si fa nell’entourage del Cavaliere, potrebbero aggiungersi i voti di Italia Viva: ecco che l’obiettivo di ottenere il Quirinale diventerebbe più concreto.

Ma la vera carta che l’ex presidente del Consiglio sta spendendo è una: far passare il messaggio che, se lui fosse eletto al Quirinale, la legislatura terminerebbe alla scadenza naturale, nel 2023, mentre se fosse Draghi ad andare al Colle, allora Forza Italia uscirebbe subito dal governo con il rischio di andare ad elezioni anticipate.

Questa strategia è volta a convincere tutti quei deputati e senatori che, avendo la certezza di non tornare più in Parlamento, temono le elezioni anticipate, motivo per cui sarebbero pronti a tutto pur di avere la garanzia di restare a Palazzo fino al 2023.

Fantapolitica? Chissà, intanto il Cavaliere a lavorare alla sua candidatura, dimostrando di credere veramente alla possibilità di conquistare il Quirinale.

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