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    Referendum ed elezioni regionali 2020: i risultati definitivi

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 22 Set. 2020 alle 10:20 Aggiornato il 22 Set. 2020 alle 10:25

    Referendum e ed elezioni regionali 2020, exit poll e risultati: tutti i vincitori

    RISULTATI REGIONALI E REFERENDUM- Finisce 3-3 la sfida delle elezioni regionali tra centrosinistra e centrodestra. Puglia e Toscana, insieme alla Campania, restano a guida Pd, mentre dopo cinquant’anni le Marche cambiano colore e scelgono come presidente Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia). Il leghista Luca Zaia trionfa in Veneto e Giovanni Toti viene confermato governatore della Liguria. Al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari vince il Sì con circa il 70% dei consensi. Di seguito i risultati definitivi delle elezioni regionali e del referendum.

    Referendum taglio parlamentari: i risultati

    Sì: 69,64%
    No: 30,36%
    Lo spoglio in diretta

     

    Elezioni Regionali: i risultati definitivi

    In Campania stravince De Luca
    Affluenza 51,93%

    Candidati presidente:
    Vincenzo De Luca (centrosinistra) 69,60%
    Stefano Caldoro (centrodestra) 17,85%
    Valeria Ciarambino (M5s) 10,01%
    Giuliano Granato (Potere al popolo) 1,21%
    I voti di lista:
    Pd 17,1%
    De Luca presidente 13,2%
    M5s 10%
    Italia Viva 7,4%
    Fdi 5,9%
    Lega 5,5%
    Fi 5,1%

    In Liguria conferma per Toti
    Affluenza 50,68%

    Candidati presidente:
    Giovanni Toti (centrodestra) 56,1%
    Ferruccio Sansa (Pd-M5s) 38,9%
    Aristide Massardo (Iv) 2,4%
    I voti di lista:
    Cambiamo per Toti 22,6%
    Pd 19,9%
    Lega 17,1%
    Fdi 10,9%
    M5s 7,8%
    Lista Ferruccio Sansa presidente 7,1%
    Fi 5,2%

    Il centrodestra strappa le Marche al centrosinistra
    Affluenza 59,7%

    Candidati presidente:
    Francesco Acquaroli (centrodestra) 49,1%
    Maurizio Mangialardi (centrosinistra) 37,3%
    Gian Mario Mercorelli (M5s) 8,6%
    I voti di lista:
    Pd 25,1%
    Lega 22,4%
    Fdi 18,7%
    M5s 7,1%
    Fi 5,9%
    Iv 3,2%

    In Puglia Emiliano batte Fitto
    Affluenza 51,19%

    Candidati presidente:
    Michele Emiliano (centrosinistra) 46,9%
    Raffaele Fitto (centrodestra) 38,9%
    Antonella Laricchia (M5s) 11,1%
    Ivan Scalfarotto (Iv) 1,6%
    I voti di lista:
    Pd 17,3%
    Fdi 12,6%
    M5s 9,8%
    Lega 9,6%
    Fi 8,9%
    Con Emiliano 6,6%
    Italia Viva 1,1%

    Il centrosinistra regge in Toscana: vince Giani
    Affluenza 62,6%

    Candidati presidente:
    Eugenio Giani (centrosinistra) 48,6%
    Susanna Ceccardi (centrodestra) 40,4%
    Irene Galletti (M5s) 6,4%
    I voti di lista:
    Pd 34,7%
    Lega 21,8%
    Fdi 13,5%
    M5s 7%
    Iv-PiùEuropa 4,5%
    Fi 4,3%

    In Veneto plebiscito per Zaia e la sua lista
    Affluenza 57,27%

    Candidati presidente:
    Luca Zaia (centrodestra) 76,8%
    Arturo Lorenzoni (centrosinistra) 15,7%
    Enrico Cappelletti (M5s) 3,2%
    Daniela Sbrollini (Iv) 0,6%
    I voti di lista:
    Zaia presidente 44,6%
    Lega 16,9%
    Pd 11,9%
    Fdi 9,5%
    Fi 3,6%
    M5s 2,7%.

    La sfida nelle 7 Regioni

    In Veneto Luca Zaia, candidato di centrodestra e governatore uscente, era il grande favorito per la rielezione, soprattutto grazie alla grande popolarità acquisita durante l’emergenza Coronavirus. Non c’è stata invece un’alleanza tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, con i pentastellati che, tramite le consuete regionarie, hanno scelto l’ex senatore Enrico Cappelletti come loro candidato. Il Partito Democratico poi ha fatto la sua mossa ufficializzando Arturo Lorenzoni. 

    La Liguria è stata una delle poche Regioni in cui le due anime del Governo giallorosso, il Pd e il Movimento Cinque Stelle, hanno trovato un accordo per presentare un candidato comune: si tratta del giornalista Ferruccio Sansa. Una decisione che però ha fatto perdere ai dem l’appoggio di +Europa e Italia Viva, che puntano su Aristide Massardo. Il principale avversario di Sansa era il governatore uscente Giovanni Toti, appoggiato dal centrodestra.

    Nelle Marche si sono sfidati il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) e Maurizio Mangialardi, scelto dal Pd dopo il passo indietro del governatore uscente Luca Ceriscioli, che non si candida per un secondo mandato. Il Movimento Cinque Stelle aveva presentato scelto Gian Mario Mercorelli come candidato.

    La Toscana, nota regione “rossa”, è guidata dal 1970 dal centrosinistra. Mai come quest’anno, però, la partita sembrava aperta, vista la crescita in tutto il Paese della Lega. L’ha spuntata Eugenio Giani, mentre il centrodestra si era affidato all’eurodeputata Susanna Ceccardi. Il Movimento 5 Stelle, più indietro nei sondaggi, puntava invece su Irene Galletti, attuale consigliere regionale.

    In Campania ha vinto Vincenzo De Luca, sostenuto dal centrosinistra contro Stefano Caldoro del centrodestra. Più indietro, al momento, Valeria Ciarambino del M5s. In Campania, infatti, nonostante lunghe trattative si è risolto con un nulla di fatto il tentativo delle forze di Governo di presentare un nome in comune. Gli ultimi sondaggi disponibili danno in vantaggio il presidente uscente De Luca.

    In Puglia si sfidavano il governatore uscente Michele Emiliano, in corsa per un secondo mandato e sostenuto dal Pd e l’ex governatore Raffaele Fitto, sostenuto dal centrodestra. Il M5s, che non aveva trovato un accordo con gli alleati di Governo del Partito democratico, aveva presentato un candidato proprio, Antonella Laricchia, mentre Italia Viva e +Europa hanno sostenuto Ivan Scalfarotto.

    In Valle d’Aosta c’è stato un voto anticipato rispetto ai tempi istituzionali. Le ultime Regionali infatti si sono tenute nel 2018. Da allora, il presidente (qui eletto a votazione dai consiglieri e non dai cittadini) è cambiato più volte.

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