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Donzelli, il giurì d’onore: “Non ha leso l’onorabilità dei deputati dem”. Il Pd: “Si è dovuto rimangiare le parole”

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Donzelli, il giurì d’onore: “Non ha leso l’onorabilità dei deputati dem”. Il Pd: “Si è dovuto rimangiare le parole”

L’intervento di Giovanni Donzelli sul caso Cospito “non ha leso l’onorabilità dei deputati del Pd”. È la conclusione del giurì d’onore di Montecitorio, convocato dopo le accuse lanciate dal braccio destro di Giorgia Meloni agli esponenti dem che a gennaio avevano visitato in carcere Alfredo Cospito.

S&D

“Voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”, aveva detto Donzelli il 31 gennaio scorso, in un intervento alla Camera che aveva anche fatto discutere per la possibile divulgazione di informazioni riservate. “Toni politicamente aspri”, li ha definiti la commissione convocata dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ma non tali da considerare lesa l’onorabilità dei deputati Serracchiani, Verini, Lai e Orlando.

Nel leggere in aula la relazione della commissione speciale, il presidente Sergio Costa (M5s) ha specificato che sono state valutate solo le dichiarazioni di Donzelli e non le possibili rivelazioni sui colloqui avuti in carcere da Cospito, su cui sta indagando la magistratura. La commissione ha accertato che Debora Serracchiani, Walter Verini Silvio Lai, Andrea Orlando non hanno mai appoggiato la battaglia di Cospito contro il 41 bis, non hanno mai chiesto di revocare il carcere duro all’anarchico, ma si sono limitati a verificarne le condizioni di salute dopo un appello pubblico fatto da molti giuristi, e non si sono mai schierati contro il 41 bis. Costa ha inoltre ribadito il dritto-dovere dei parlamentari di recarsi in vista ai detenuti in carcere.

“È stato riconosciuto il diritto dovere di entrare in carcere. il giurì dice esattamente quello che abbiamo detto noi all’inizio di questa vicenda e ha costretto Donzelli a fare marcia indietro”, ha detto ai giornalisti Serracchiani, commentando il pronunciamento. “Donzelli si è dovuto rimangiare da cima a fondo quello che aveva detto. Con quelle frasi aveva leso la sua reputazione”, ha aggiunto la capogruppo del Pd.

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