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Home » Politica

Il padre di Alessandro Di Battista è indagato dai magistrati per minacce a Mattarella

Immagine di copertina
Vittorio e Alessandro Di Battista

Il post incriminato era stato pubblicato da Di Battista senior su Facebook il 23 maggio scorso, e rimosso poco dopo

La procura di Roma ha aperto un fascicolo contro alcune persone per i reati di offese al prestigio e all’onore del presidente della Repubblica. Tra gli indagati figura anche il nome del padre di Alessandro Di Battista, Vittorio Di Battista.

Il post incriminato era stato caricato da Di Battista senior il 23 maggio scorso, proprio nelle ore in cui il figlio cominciava a scagliarsi contro il capo dello stato per la decisione di opporsi alla nomina di Paolo Savona al ministero dell’Economia.

Il post è stato rimosso poco dopo essere stato condiviso su Facebook, ma non è comunque sfuggito agli inquirenti, che hanno deciso di iscrivere Vittorio Di Battista nel registro degli indagati.

Questo è il post:

Il post di Vittorio Di Battista su Facebook, poi rimosso

 

Questo il testo nella sua interezza:

“È il papà di tutti noi. È quello che si preoccupa di varare un governo. È quello che ha avallato la legge elettorale che impedisce di varare un governo. Poveretto, quanto lo capisco. In più ci s mettono le fianate sul cv Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread. Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero. Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa. Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumuli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia. Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue. Se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni. Arricchirebbe di democrazia questo povero Paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate. Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature”.

Sebbene nel post non vi siano offese esplicite, è probabile che la procura abbia visto in questa analogia, tracciata da Di Battista senior, con la presa della Bastiglia durante la rivoluzione francese, una sorta di incitamento alla ribellione (per non dire alla violenza) contro il capo dello stato.

Da qui la decisione di iscrivere il padre di Alessandro Di Battista nel registro degli indagati.

Nel frattempo, lo stesso Alessandro Di Battista, dopo aver fatto sentire la propria voce contro il Quirinale, è ormai sempre più coinvolto nelle iniziative politiche del Movimento Cinque Stelle, e ha già annunciato che, in caso di nuove elezioni, tornerà a candidarsi per un seggio alla Camera.

Di Battista non si era candidato alle elezioni del 4 marzo, dichiarando di volersi prendere una pausa anche a causa della recente paternità. Ora però, con lo scenario che si sta delineando, ha intenzione di tornare in pista, e c’è addirittura chi pensa che possa scalzare la leadership di Di Maio e diventare il nuovo capo politico dei pentastellati dopo le prossime elezioni.

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