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Conte contro Renzi: “Mentre noi ci battevamo per la revoca di Autostrade, il leader di Italia Viva prendeva soldi dai Benetton”

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Conte su Renzi: “Noi revocavamo Autostrade, lui prendeva soldi da Benetton”

“Mentre noi ci battevamo per revocare la concessione di Autostrade, il leader di una delle forze di maggioranza prendeva soldi dai Benetton”: così l’ex premier Giuseppe Conte ha attaccato Matteo Renzi sulla vicenda dei finanziamenti ricevuti dal senatore di Italia Viva emersi nell’ambito dell‘inchiesta sulla Fondazione Open.

Ospite di Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber in onda nella serata di lunedì 8 novembre su La7, il leader del Movimento 5 Stelle, incalzato dalle domande della giornalista, ha commentato la pubblicazione dei compensi ricevuti da Renzi in qualità di consulente e conferenziere.

“Ricordo – ha dichiarato Conte – che nel 2018 durante la trasmissione Matrix Renzi presentò il suo estratto conto di 15mila euro affermando che i politici avrebbero dovuto mostrare il proprio conto corrente e aggiungendo che ‘se si supera questa cifra’ vuol dire ‘che qualcosa non va bene perché i politici non devono fare comitati d’affari'”.

“Mi sembra che da allora – ha aggiunto l’ex premier – abbia cambiato completamente idea e sia passato dalla parte opposta perché il conto è cresciuto ed evidentemente è passato a fare affari. Forse non è più un politico, lo spiegherà pubblicamente”.

In merito alla pubblicazione dei finanziamenti, poi, Conte ha affermato: “Non è stato pubblicato il conto corrente di Renzi, ma da quell’inchiesta, che adesso non è più soggetta a secretazione, ci sono stati gli estratti dei pagamenti confluiti sul suo conto corrente, considerati di rilevanza dagli organi investigativi”.

Entrando nello specifico, l’ex presidente del Consiglio ha attaccato a testa bassa il leader di Italia Viva: “Mi colpisce molto che un senatore prenda soldi da uno Stato estero, secondo me è inaccettabile che un senatore prenda soldi da enti pubblici di uno Stato estero, ma lo risolveremo con una legge sul conflitto di interesse e con la legge sulle lobby”.

“Mi ha colpito dei pagamenti diffusi uno, di 19mila euro, da parte di uno dei Benetton che siede nel cda di Edizione holding. Noi ci battevamo per onorare le 43 vittime del Ponte Morandi, per tutelare la sicurezza dei cittadini. Ci siamo battuti per revocare la concessione di Autostrade, mentre un senatore, leader di una delle forze di maggioranza che hanno dichiarato che stavamo calpestando lo stato di diritto perché tutelavamo gli interessi dello Stato, prendeva contemporaneamente nel 2019 quando poi si sarebbe dovuto pronunciare in Consiglio dei ministri con i suoi ministri sull’annullamento di quella concessione”.

“Ditemi voi in che stato d’animo Italia Viva avrebbe approcciato questa valutazione in Consiglio dei ministri” ha concluso Giuseppe Conte.

Nella mattinata di martedì 9 novembre è arrivata la dura replica di Matteo Renzi, che sui social ha scritto: “L’ex premier Giuseppe Conte attacca con violenza me e Italia Viva sulla revoca delle Autostrade. Egli sostiene che per la mia attività di speaker con alcuni fondi di investimento – tra cui 21 Invest – non avrei giudicato in serenità l’operato del Governo. L’illazione è squallida e dimostra come ormai Conte sia un uomo dominato dal rancore”.

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