Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:35
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Calenda tende la mano a Renzi: “Non è un mostro, l’ho attaccato personalmente e ho sbagliato”

Immagine di copertina

Calenda tende la mano a Renzi: “Non è un mostro, l’ho attaccato personalmente e ho sbagliato”

“Ho fatto un solo attacco personale a Renzi, e ho sbagliato”. Carlo Calenda tende la mano all’ex presidente del Consiglio ed ex alleato dopo gli attacchi incrociati delle ultime settimane. In un’intervista a Sky Tg24, il leader di Azione tenta di correggere il tiro dopo il fallimento del partito unico centrista e gli strascichi polemici che lo avevano spinto a rivendicare di non aver mai “accettato soldi a titolo personale da nessuno, tanto meno da dittatori e autocrati stranieri”. “Non penso che Matteo Renzi sia un mostro, penso che siano stati 20 giorni di attacchi continui a cui io non ho risposto”, afferma oggi l’ex ministro, ospite di Start. “Alla fine è successo che la situazione è degenerata”.

S&D

Secondo Calenda, il “divorzio da Italia viva” lo sta pagando “nei sondaggi ma soprattutto personalmente”. “Ho dedicato a questa costruzione, che doveva superare la federazione, tutto me stesso con l’aiuto di un pezzo di Italia viva, ma io non sono in grado di obbligare chi non vuole fare il partito unico”, spiega, usando parole più distensive rispetto a quelli degli scorsi giorni. “Per ora i gruppi parlamentari restano uniti perchè stiamo lavorando bene insieme, poi vedremo… Ho un po’ rinunciato a capire cosa vuole fare Matteo Renzi nella vita”. Dopo quello che è accaduto non si torna però indietro: “sulla questione partito unico abbiamo già dato, ricominciare da capo non si può”.

“Matteo Renzi aveva già detto che faceva un passo indietro e non è successo. Credo che è una questione politica, se uno dei due partiti non vuole sciogliersi, posso fare un passo indietro, di lato, sopra, sotto, ma quello che è successo con me risuccederebbe con il prossimo. Come facciamo ad andare avanti con gli attacchi, le veline ai giornali e non lo vogliono fare? Quindi è stata una decisione presa in modo collettivo perché così ci comportiamo, adesso il punto è capire come ricostruire un lavoro fatto nel tempo, durante la campagna elettorale, alla fine abbiamo preso due milioni e mezzo di voti, è stato un lavoro gigantesco che è stato mandato in frantumi”, afferma Calenda.

Riguardo la rottura, dice di non aver “capito bene il perché, forse ce lo spiegherà in futuro, non mi interessa neanche più tanto bene capirlo, non è la prima volta che accade a chi ha a che fare con Matteo Renzi. Però resta il fatto che per noi il tema oggi è costruire quell’area e lo faremo in modo collettivo, con Richetti, Carfagna, con gli amministratori locali, con Gelmini, con tutti quelli che collaborano con la massima apertura. Sugli argomenti con Bonetti, Marattini, Rosato, ma sugli argomenti perchè sul progetto politico non lo hanno voluto fare e io non ho la forza di obbligarli, nessuno ha la forza di obbligare Matteo Renzi”.

Ti potrebbe interessare
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Ti potrebbe interessare
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”
Politica / Vittorio Sgarbi candidato alle europee con FdI: “Ne ho parlato con Meloni subito dopo le dimissioni”
Politica / L’appello di Michele Santoro e Raniero La Valle sui social: “Fino all’ultimo respiro”
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”