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Recovery Fund, l’idea del governo: Brunetta presidente di una delle commissioni parlamentari

Immagine di copertina
Renato Brunetta. Credit: Ansa

Renato Brunetta presidente di una delle due commissioni monocamerali che si occuperanno della gestione delle risorse provenienti dal Recovery Fund. Sarebbe questo l’orientamento del premier Giuseppe Conte nella delicata partita sull’utilizzo dei (tanti) fondi elargiti dall’Europa. A riportarlo è un retroscena di Repubblica a firma di Tommaso Ciriaco. Si tratterebbe di una mossa finalizzata a coinvolgere il parlamento nella definizione dei progetti di spesa e, soprattutto, a lanciare un ulteriore segnale all’ala più dialogante dell’opposizione, ovvero Forza Italia.

Nei giorni scorsi si è infiammato il dibattito sul miglior assetto possibile da mettere in campo per una gestione corretta e inclusiva dei soldi del Recovery Fund. Dopo le polemiche alimentate dall’opposizione su un eccessivo “leaderismo” di Conte nella fase emergenziale della pandemia, con uno scarso coinvolgimento del parlamento e l’uso massiccio dei dpcm, e in vista della quasi certa proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, il premier era chiamato a un gesto conciliante. E proprio le due commissioni monocamerali potrebbero rappresentare il ramoscello d’ulivo teso da Conte alle opposizioni.

Una mossa che però, allo stesso tempo, ha un risvolto utilitaristico non secondario. Forza Italia è stato infatti il partito che dall’inizio del dibattito ha spinto maggiormente per l’opzione parlamentare sul Recovery Fund. Mettere Renato Brunetta, berlusconiano di ferro, alla guida di una delle due commissioni significa rafforzare il dialogo della maggioranza con gli azzurri. Il tutto in vista di un passaggio cruciale: questa settimana il parlamento è infatti chiamato a votare sullo scostamento di bilancio: è in bilico, al momento, proprio la posizione di Forza Italia. Sebbene Berlusconi abbia chiarito di non voler andare in soccorso del governo giallorosso, molti esponenti del suo partito la vedono diversamente e vorrebbero rafforzare la posizione “responsabile” e istituzionale di FI.

In ogni caso, l’eventuale istituzione delle commissioni parlamentari sul Recovery Fund, e l’eventuale presidenza di Brunetta, non scalfiranno le prerogative dell’esecutivo sulla gestione dei soldi provenienti dall’Europa. A stilare i progetti di spesa sarà infatti un comitato interministerlia composto dal premier, dai ministri di Economia, Esteri e Affari Europei e da quelli competenti sul singolo progetto in discussione. Come riporta Repubblica, “al comitato interministeriale parteciperanno Antonio De Caro, che guida l’Anci, Stefano Bonaccini per le Regioni e il presidente delle Province. Ma potrebbe non bastare. Per questo, nel governo si ipotizza anche il varo di un comitato parallelo, gestito da Palazzo Chigi, costitito dai tecnici delegati dai ministri e, soprattutto, allargato agli enti locali”.

Leggi anche: 1. Recovery Fund, cosa prevede l’accordo Ue e quanti soldi avrà l’Italia / 2. La malattia morale e politica di chi invoca il ritorno di Berlusconi  (di Marco Revelli) / 3. Il governissimo con Berlusconi è il simbolo di una politica marcia voluta da certi salotti e certe redazioni (di Luca Telese)

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