Barbara Berlusconi: “Io in politica? No. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”
La terzogenita dell'ex premier si racconta
Dal rapporto con papà Silvio alla depressione fino ai cinque figli: Barbara Berlusconi si racconta al Corriere della Sera. La terzogenita dell’ex presidente del Consiglio afferma che ora le “piacerebbe cominciare da chi sono ora”. Per questo ha creato una fondazione che porta il suo nome: “Questo momento arriva dopo un percorso personale, familiare e professionale che mi ha portata a sentire l’esigenza di restituire. Quando sono uscita dal Milan ho avuto due figli uno dopo l’altro, nell’arco di quindici mesi. Per alcuni anni mi sono proprio fermata. Ero abituata ad avere giornate piene, ma ritrovarmi chiusa in casa con quattro figli è stato uno choc. Ho sempre desiderato avere una famiglia, ma non l’avevo immaginata così numerosa… Spesso mi dicono che sono stata coraggiosa. Io rispondo che sono stata incosciente”.
Non si definisce femminista “però credo profondamente nelle pari opportunità, sia dal punto di vista culturale che pratico. Questo è il vero tema, più che l’etichetta”. E su una donna che stima afferma: “Giorgia Meloni: sotto il profilo storico ha segnato un prima e un dopo. È la prima donna presidente del Consiglio in Italia. A livello personale e professionale la stimo. Poi: la pakistana Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Nobel per la Pace”. Sulla morte del padre Silvio, invece, dichiara: “Anche se ci avevano detto tempo prima che la sua salute era compromessa io per mesi emotivamente ho faticato ad accettarlo. Quando poi è successo, è stato un trauma. Nel grande dolore, è stata però anche una riscoperta. Un giorno sono andata a trovarlo e mi ha detto: ‘Barbara, ho un’idea. Prendi carta e penna’. Voleva che sviluppassi per lui un progetto di ristorazione basato sulla cucina sana. Mi ha fatto scrivere tutto: dove e come dovevano essere i ristoranti, l’organizzazione, gli abiti di camerieri e cameriere. Abbiamo scritto il menù insieme. Più che ricette healthy mi ha elencato i suoi piatti preferiti: la mozzarella di bufala con il pomodoro fresco, la pasta al pomodoro, la mela cotta, il gelato al fior di latte… Non era un menù dietetico, era il suo menù del cuore. Papà non ha mai smesso di progettare il futuro”.
Tornando a parlare della fondazione, invece, Barbara Berlusconi spiega: “È nata nella primavera 2025 dal mio desiderio di dare forma ad alcune domande che mi accompagnano da anni e di ragionare su cosa significa oggi educare, trasmettere cultura, costruire pensiero. È da qui che si generano le scelte della Fondazione. Al primo posto c’è l’educazione, con un’attenzione all’infanzia e all’adolescenza. Ci interroghiamo sull’uso degli strumenti digitali, sugli smartphone, sui social media, su come stiano incidendo sullo sviluppo dei ragazzi”. La terza figlia di Silvio Berlusconi, poi, afferma di vivere la politica “con grande rispetto. Ho le mie idee, ascolto, mi informo e poi tiro le mie conclusioni. Mi sento profondamente liberale e credo in uno Stato al servizio delle persone. Un esempio negativo? Il Covid: una catastrofe gestionale”.
Ammette anche di aver ricevuto delle “avances” per una candidatura ma di non avere intenzione di entrare in politica: “In alcuni momenti se n’è parlato. Ragionamenti messi in piedi da altri, non da me. Ma non lo farò. È una responsabilità enorme, non è una staffetta. Pensare di entrarci solo per il cognome non ha senso”. Eredi di Berlusconi non ne vede “almeno, non con quella capacità di visione”. Poi, spiega come è cambiato il suo modo di percepirsi rispetto a qualche anno fa: “Da ragazza avevo più insicurezze. Con la maturità ho trovato una forza interiore che si è riflessa anche nel modo in cui mi vedo. Ho attraversato momenti difficili. Dieci anni fa è cominciata una depressione impegnativa, durata a lungo”.