Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Ong, Salvini e Toninelli vogliono “sigillare” le acque territoriali italiane: cosa significa

Immagine di copertina

Non più chiusura dei porti, bansì sigillo delle acque territoriali. È questa la nuova linea del governo Conte, e in particolare dei ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei trasporti.

“Siamo al lavoro per risolvere definitivamente il problema, sigillando le acque territoriali italiane alle navi SGRADITE come quelle delle Ong. Io ce la metto e ce la metterò sempre tutta”, scrive Salvini.

L’obiettivo del governo è dunque chiaro: chiudere l’ingresso via mare alle navi delle ong, considerate “non inoffensive”, perché favorirebbero l’immigrazione “clandestina”. E intende farlo avvalendosi dell’articolo 83 del codice di navigazione, sul divieto di transito e sosta.

“Il Ministro dei trasporti e della navigazione può limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili nel mare territoriale, per motivi di ordine pubblico, di sicurezza della navigazione e, di concerto con il Ministro dell’ambiente, per motivi di protezione dell’ambiente marino, determinando le zone alle quali il divieto si estende. Articolo così sostituito dall’art. 5, l. 7 marzo 2001, n. 51”, recita l’articolo.

La necessità, secondo il Viminale e il ministero dei Trasporti è individuare una procedura standard per bloccare le navi delle Ong prima ancora che entrino in acque territoriali italiane.

Scontro governo-ong: la chiusura dei porti

Lo scontro con le ong è scoppiato fin dalle prime settimane di governo giallo-verde. La narrazione della “chiusura dei porti” ha caratterizzato i proclami del governo fin dall’estate 2018. Facciamo un po’ di chiarezza su come stanno le cose.

Come avevamo già spiegato in questo articolo, del resto, la decisione di chiudere i porti può comportare la violazione di convenzioni internazionali sui diritti umani come la Convenzione di Ginevra e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).

Il singolo stato ha infatti la facoltà di chiudere i porti impedendo l’accesso alle navi delle Ong. Tuttavia, se su quelle stesse navi vi sono persone in pericolo o che necessitano di assistenza immediata e di cure mediche urgenti, il rifiuto di farle attraccare nel proprio paese può determinare la violazione delle convenzioni sopracitate.

In Italia, inoltre, non esistono precedenti di chiusura nei porti alle navi delle Ong. Nel 2017, il ministro dell’Interno Minniti valutò l’ipotesi di non consentire l’accesso ai porti alle Ong che non battevano bandiera italiana. Non si arrivò però a una decisione effettiva in questo senso.

L’espressione “porti chiusi” utilizzata da Salvini, insomma, rappresenta la strumentalizzazione di un’emergenza umanitaria attraverso al diffusione di quella che è a tutti gli effetti una fake news.

Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone
Migranti / Migranti, accordo Roma-Tirana: l’Italia gestirà due centri in Albania
Migranti / Catania, la giudice Apostolico non convalida i trattenimenti di altri 4 migranti
Migranti / “Il decreto sulle espulsioni accelerate è illegittimo”: il tribunale di Catania libera quattro migranti del centro di Pozzallo