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Cosa è successo il 1 dicembre nel mondo

Senza giri di parole

Di TPI
Pubblicato il 1 Dic. 2015 alle 18:55

La Francia ha annunciato che sospenderà per tre mesi la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. 

Il sindaco di Chicago Rahm Emanuel ha licenziato il soprintendente Garry McCarthy. Da giorni i cittadini della città chiedevano le sue dimissioni dopo la pubblicazione del video in cui si vede un agente della polizia uccidere un diciassettenne afroamericano. 

Il governo cubano ha annunciato che verrà reintrodotta la legge contro la fuga di cervelli che impone ai medici l’obbligo di presentare un permesso per lasciare il Paese. 

Il Fondo monetario internazionale ha aggiunto la moneta cinese tra le proprie valute di riserva, riconoscendo a Pechino un ruolo di spicco nell’economia globale. 

La Germania ha escluso la possibilità che le forze armate tedesche possano collaborare in futuro con le truppe del presidente siriano Bashar al-Assad nella lotta contro l’Isis in Siria. 

La compagnia di stampa che si occupa della produzione della versione thailandese dell’International New York Times ha censurato un articolo in prima pagina che parlava della situazione finanziaria precaria del Paese.

Il numero dei giovani asiatici vittima dell’Aids è più che raddoppiato dal 2005 al 2014. 

Roch Marc Kabore è diventato il nuovo presidente del Burkina Faso.

Secondo le indagini, sarebbe stato un guasto tecnico al sistema di controllo del timone a far precipitare il volo Indonesia AirAsia QZ8501 il 28 dicembre 2014. Nello schianto erano morte 162 persone.

Mentre a Parigi si svolge il vertice sul clima, una vasta zona nel nordest della Cina è avvolta da una fitta coltre di smog. Le foto su TPI. 

Tre persone sono state arrestate perché ritenute responsabili dell’omicidio di un leader dell’opposizione venezuelana, avvenuto il 25 novembre.

Un marine americano è stato condannato a 12 anni di carcere per l’omicidio di un transgender nelle Filippine. 

Una dozzina di pescherecci nordcoreani con a bordo diversi cadaveri è stata rinvenuta al largo del Giappone. Le autorità ritengono che i pescatori si siano allontanati eccessivamente dalle coste spinti dagli ordini del leader Kim Jong-un che aveva dichiarato che bisognava aumentare i ricavati della pesca. 

Quattro persone di nazionalità kosovara sono state arrestate a con l’accusa di apologia del terrorismo e istigazione all’odio razziale. 

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