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Il Fondo monetario internazionale include la moneta cinese tra le sue valute di riserva

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L'integrazione dello yuan nel paniere dell'Fmi è un passo importante per il riconoscimento del ruolo della Cina nell'economia globale

Il Fondo monetario internazionale ha aggiunto lo yuan, la moneta cinese, tra le valute di riserva del suo paniere. Per Pechino si tratta di un riconoscimento del proprio ruolo nell’economia globale.

La decisione di includere lo yuan, assieme a dollaro, euro, sterlina britannica e yen giapponese, tra le monete appartenenti al gruppo Diritti speciali di prelievo (Dsp) rappresenta un passo importante nell’integrazione del Paese nel sistema finanziario globale ed è un riconoscimento delle riforme recentemente realizzate dalla Repubblica Popolare Cinese.

Per rispondere ai criteri fissati dall’Fmi per l’annessione dello yuan, anche conosciuto come renbinmi, nel suo paniere, la Cina ha, infatti, dovuto realizzare una serie di riforme, tra cui la facilitazione dell’accesso degli stranieri al mercato monetario cinese, l’emissione più frequente di debito e l’espansione dell’orario delle contrattazioni.

Per il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, è chiaro che il percorso di riforma intrapreso da Pechino non si fermerà qui.

“L’inclusione del renbinmi tra le valute del DSP è un chiaro segnale che, in Cina, le riforme sono state attuate e continuano ad essere attuate”, ha dichiarato Lagarde che, assieme agli esperti del Fondo, ha insistito per l’ingresso dello yuan nel paniere.

Per la Banca Popolare Cinese la decisione, appoggiata da Paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, dimostra che la comunità internazionale si aspetta che la Cina giocherà un ruolo sempre maggiore nell’economia globale.

“In futuro”, si legge in una nota dell’istituto di credito centrale di Pechino, “il nostro Paese continuerà a intensificare e accelerare il percorso delle riforme economiche e dell’apertura finanziaria e contribuirà a sostenere la crescita economica globale, tutelando la stabilità finanziaria e migliorando l’amministrazione dell’economia mondiale”.

Per il vice governatore della Banca Centrale Cinese, Yi Gang, l’inclusione del renbinmi tra le monete Dsp renderà la moneta più stabile.

Gang ha inoltre scongiurato il rischio di una svalutazione futura della valuta, come previsto invece da alcuni operatori finanziari.

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