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    Crisi diplomatica Roma-Parigi: l’ambasciatore francese torna in Italia e viene ricevuto da Mattarella

    Christian Masset

    Il diplomatico era stato richiamato in patria per consultazioni in seguito “agli attacchi senza precedenti del governo italiano”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 15 Feb. 2019 alle 19:06 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:34

    L’ambasciatore francese Christian Masset è tornato in Italia il 15 febbraio 2019.

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto l’ambasciatore al Quirinale. Masset ha consegnato una lettera del presidente Macron di invito a compiere una visita di Stato in Francia, invito che il presidente Mattarella ha accettato.

    Il diplomatico era stato richiamato in patria per consultazioni in seguito “agli attacchi senza precedenti del governo italiano”. L’annuncio era stato dato dal ministro degli Esteri francese nella tarda mattinata di giovedì 7 febbraio.

    La decisione era stata presa dopo i ripetuti attacchi rivolti da Lega e Movimento Cinque Stelle contro il presidente francese Emmanuel Macron, che a sua volta in passato ha avuto parole dure contro il Governo gialloverde.

    Non succedeva dal 1940, quando André François-Poncet lasciò Palazzo Farnese per tornare in Francia in seguito alla dichiarazione di guerra dell’Italia.

    Di seguito alcuni link utili per fare chiarezza sulla situazione:

    • Scontro Francia-Italia: quali sono le conseguenze e cosa succederà adesso?

    • Italia e Francia, la “guerra” dei 100 anni: la storia lo dimostra

    • Tutti i fronti aperti della “guerra diplomatica” tra i due paesi

    • Perché i Cinque Stelle ce l’hanno tanto con la Francia

    • “Crisi senza precedenti” e “dichiarazioni esagerate”: i media francesi all’attacco dell’Italia

    Il giorno prima il ministro degli Esteri francese aveva chiarito in un’intervista al Corriere della Sera che l’ambasciatore sarebbe tornato a breve in Italia, sottolineando che i rapporti con Roma erano troppo importanti per essere interrotti per lungo tempo.

    “Se abbiamo deciso di richiamare a Parigi il nostro ambasciatore è precisamente perché questa relazione storica, alla quale teniamo tanto, era messa in discussione”, aveva dichiarato il ministro al Corriere.

    “La successione di prese di posizione di più membri di primo piano del governo quanto alla politica interna francese cominciava a porci seri problemi”, aveva ricordato il ministro.

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