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Home » Esteri

L’ex direttore dell’intelligence statunitense smentisce le accuse di Trump contro Obama

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Donald Trump aveva accusato il suo predecessore di aver spiato le sue conversazioni telefoniche e ha chiesto al Congresso di indagare su abusi di potere di Obama

L’ex direttore dell’intelligence nazionale James Clapper, in servizio fino all’inaugurazione della presidenza Trump, ha negato che ci siano state intercettazioni ai danni di Donald Trump durante la campagna elettorale. Trump aveva infatti accusato Barack Obama di averlo spiato durante i mesi precedenti alle elezioni. 

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James Clapper ha detto all’Nbc di non essere a conoscenza di alcun ordine per consentire il controllo della Trump Tower di New York. “Posso assolutamente negarlo”, ha detto. 

Non esiste al momento alcuna prova che confermi le accuse di Donald Trump.

Secondo l’ultima accusa di Trump inoltre, il Congresso dovrebbe indagare su presunti abusi di potere da parte di Barack Obama. La Casa Bianca ha rilasciato una nota in cui si legge: “Le notizie riguardanti possibili indagini motivate politicamente prima delle elezioni del 2016 sono un grande problema. Il presidente Trump ha quindi richiesto che, come parte delle loro indagini sull’attività della Russia, le commissioni intelligence del Congresso esercitino la loro autorità di vigilanza per appurare se nel 2016 c’è stato un abuso da parte del governo nell’uso dei suoi poteri esecutivi. Né la Casa Bianca né il presidente commenteranno ulteriormente la vicenda fino a che questa supervisione non sarà portata a termine”.

Secondo alcuni media statunitensi l’Fbi avrebbe chiesto un mandato dalla Fisa, il tribunale per la vigilanza dell’intelligence straniera per monitorare i membri del team di Trump, sospettati di contatti irregolari con funzionari russi.

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