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Debiti sessuali

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Studiare negli Stati Uniti costa molto. Questo spinge sempre più giovani a cercare metodi alternativi per ripagare i loro debiti

Nel 2011 Taylor aveva 22 anni e studiava all’Hunter college di New York. Aveva un debito di 15mila dollari con l’università per il pagamento della retta ed era rimasta indietro con le bollette.

In cerca di una soluzione, ha inserito su Google i criteri di ricerca “retta universitaria”, “debito” e “soldi per andare a scuola”. La sua attenzione è subito ricaduta sul sito SeekingArrangement.com, un portale di incontri tra adulti facoltosi e giovani che si trovano in situazioni economiche precarie.

Funziona così: giovani ragazze o ragazzi pubblicano la loro foto e descrivono brevemente le loro necessità, spesso includendo una cifra mensile chiara ed esplicita che può servire per il pagamento dell’affitto o per l’acquisto dei libri di testo. Sono gli sugar babies. Vengono adescati dal cliente di turno che, se interessato, invia un messaggio privato per organizzare l’incontro. Da quel momento diventa uno sugar daddy, ovvero colui che si fa carico delle spese in cambio di compagnia.

Il fenomeno delle sugar babies negli Stati Uniti è in forte crescita, visto il costo elevato per il conseguimento di una laurea e un mercato del lavoro che offre sempre meno sbocchi remunerativi. Si stima che in America le rette universitarie oscillino mediamente tra i 20 e i 40mila dollari annui, a seconda dell’istituto. Una ricerca del Wall Street Journal ha rilevato che gli studenti che hanno ottenuto una laurea nel 2014 hanno accumulato in media un debito pari a 33mila dollari ciascuno.

Per questa ragione, molte ragazze, tra cui Taylor, cercano aiuto dagli sugar daddies. Oggi il sito d’incontri SeekingArrangement.com conta 3 milioni e 600mila utenti che provengono da 139 Paesi diversi. Di questi, 2.6 milioni sono registrati sotto la categoria sugar babies (nel 2007 erano soltanto 38mila circa), mentre il rimanente milione è composto dai paparini, gli sugar daddies.

Ufficialmente, le prestazioni sessuali non fanno parte degli accordi tra baby e daddy. I regali e la somma di denaro pattuita vengono offerti in cambio di semplice compagnia a cena, durante una festa o un viaggio. Ma quello che succede in via ufficiosa, vuoi per le domande pressanti di chi ricerca attenzioni, vuoi per la volontà di chi invece vuole arrotondare la paga, a volte va ben oltre.

Come nel caso di Taylor, che ha avuto un rapporto completo con l’uomo che ha incontrato. “Volevo soltanto farla finita il prima possibile e uscire da quella situazione senza correre ulteriori rischi, ripagare il mio debito e andare avanti”, ha raccontato Taylor all’Huffington Post. Per la sua prestazione, l’uomo le ha dato 350 dollari in contanti.

“Non avrei mai pensato che sarei arrivata a tanto. Sono salita sul treno e mi sono sentita sporca. Ero appena stata pagata per aver fatto sesso”, racconta. Ma “penso di aver raggiunto l’obbiettivo che mi ero prefissata. Avevo bisogno dei soldi per la scuola. Ho fatto quello che andava fatto”.

Mac McClelland, giornalista della rivista Motherjones, si è iscritta al sito Sugardaddy.com, che offre servizi analoghi a SeekingArrangement.com, e in soli 2 giorni ha ricevuto 13 email in cui le veniva richiesto un incontro. Si è trovata a tu per tu con un uomo intento a rimpiazzare la sua ultima sugar baby, che andava a letto con lui tra le 4 e le 8 volte a settimana, ottenendo 300 dollari a prestazione.

Pur avendo rifiutato qualsiasi contatto con l’uomo, Mac ha ammesso che la prospettiva di poter guadagnare 9,600 dollari al mese (poco più di 115mila all’anno) può essere estremamente allettante per una ragazza intorno ai 27 anni, età media di una sugar baby, secondo l’ideatore del sito SeekingArrangement.com, Brandon Wade. Il profilo medio di uno sugar daddy, invece, è quello di un uomo di 40 anni che guadagna più di 250mila dollari annui. 

“Le sugar baby sono escort,” ha detto Tammy Castle, una professoressa alla James Madison University, la cui ricerca include analisi di siti su cui operano le escort. Gli amministratori di Seeking Arrangement.com “stanno cercando di evitare di passare come un sito legato alla prostituzione, promuovendosi invece come semplice sito di incontri, ma il denaro viene scambiato per servizi che possono includere il sesso”.

Ma se nel 2006 circa il 50 per cento degli uomini che si iscrivevano a SeekingArrangement.com erano sposati, la percentuale è diminuita del 20 per cento negli ultimi anni, stando a quanto afferma il fondatore del sito Brandon Wade. Secondo Wade, ciò dimostrerebbe come il portale non sia un modo per coprire un giro di prostituzione, bensì un luogo dove gli uomini cercano l’amore vero.

Una ricerca pubblicata dalla rivista accademica bimestrale Sex Education ha messo in luce quanto sia comune il ricorso degli studenti universitari all’industria del sesso come metodo per ripagare i propri debiti, anche al di fuori degli Stati Uniti.

Su un campione di 325 laureande britanniche, il 78 per cento ha dichiarato di avere debiti a suo carico, per una media di quasi 8mila sterline a studentessa. Tra queste: 35 si sono prostituite, 23 si sono esibite in spettacoli di lap dance e 19 di strip tease, 26 sono state protagoniste di materiale pornografico online e offline, e 52 hanno affermato di aver lavorato all’interno dell’industria del sesso.

(Il trailer di Student Services, uscito nel 2010, che racconta la storia di una studentessa universitaria e del suo ingresso nel mondo della prostituzione)

Per quanto riguarda l’Italia, ci sono già diversi siti attivi sul modello del sistema sugar daddy, che in italiano viene tradotto anche come papi.

Ad esempio, il sito Sugardaddy.it si definisce un mezzo affidabile “per gli uomini maturi che hanno successo nella vita e nel lavoro”, e allo stesso tempo per “le giovani donne ambiziose che, grazie a SugarDaddy.it, hanno la possibilità di trovare il loro papi – un uomo galante, realizzato e sicuro di sè – che possa consentirgli uno stile di vita speciale”.

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